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Sesso e cibo

Secondo gli esperti l’amore influenza il desiderio di cibo, così quando si inizia una nuova relazione o quando ci si sente infatuati da qualcuno o da qualcosa facilmente si perde il senso della fame. L’ organismo produce stimolanti chimici, feniletilamina e noradrenatina, che fanno sentire vivi, energici, euforici, pieni e appagati. Secondo la psicologa Maryanne […]

Secondo gli esperti l’amore influenza il desiderio di cibo, così quando si inizia una nuova relazione o quando ci si sente infatuati da qualcuno o da qualcosa facilmente si perde il senso della fame.
L’ organismo produce stimolanti chimici, feniletilamina e noradrenatina, che fanno sentire vivi, energici, euforici, pieni e appagati.
Secondo la psicologa Maryanne Fisher, che insegna all’università di St. Mary a Halifax (Nuova Scozia), l’amore in particolare influenza il desiderio di cibo. In effetti quando si inizia una nuova relazione non è raro che si dimagrisca. In questa particolare condizione s’ investe emotivamente su altro e mangiare perde di interesse.

Anche quando si viene lasciati si vive un rifiuto o un abbandono, quindi può succedere qualcosa nel proprio modo di mangiare. Ci si trascura, non ci si occupa più di se stessi, si chiude con il mondo e con le cose da ingerire, così si dimagrisce oppure si cerca consolazione proprio attraverso ciò che si può addentare, mangiare, ingoiare e allora si mette su qualche chilo. Quando manca l’intimità si sente il bisogno di riempirsi, di colmare quei vuoti che qualcuno ha lasciato. Si cercano sostituti simbolici mangiando, in quanto il mangiare in sé è consolatorio.
L’intimità riempie e alimenta. Così fa il cibo. Piace, dona piacere, ci si entra in contatto. Lo stesso si fa con l’intimità, con i sentimenti più profondi.

Nella vita di molti individui c’è infatti una relazione molto stretta tra cibo, sesso e amore. Spesso mangiare è una fuga dalla propria parte emotiva. Un’alternativa. Quasi un silenziatore delle emozioni che, in più, soddisfa il  bisogno primario di provare piacere senza però costringere a fare la cosa più difficile, cioè mettersi in gioco in una relazione con un altro essere umano.
La letteratura sugli studi cerebrali ha mostrato che alimentazione e sessualità condividono alcune aree cerebrali (Georgiadis e Kringelbach, 2012). Fisicamente il piacere dato dal cibo e quello dato dal sesso hanno infatti la stessa origine: una «centralina» nel cervello che regola il rilascio di dopamina, sostanza che ci fa sentire appagati. Pertanto il primo collegamento che c’è tra sesso e cibo riguarda la dimensione del piacere: quando si mangia, si soddisfa principalmente il gusto, appagando il bisogno primario di nutrirsi, ma è anche un consequenziale appagamento dei sensi che dona benessere e piacere.
Ciò si spiega poiché il cibo e il sesso hanno la stessa localizzazione cerebrale, gli stessi circuiti neuroendocrini e gli stessi ormoni che li controllano, di conseguenza sono stimolate le stesse molecole del cervello.
Negli anni ’70 fu scoperto un ormone denominato VIP (Vasoactive intestinal Polypeptide), il quale è localizzato a livello intestinale. Secondo questa teoria, mangiando alcuni cibi si ha la vasodilatazione dei corpi cavernosi dei genitali che tendono a gonfiarsi di sangue, sia nell’uomo che nella donna, producendo piacere.

Ed ancora vi è una relazione legata alla storia dell’umanità, poiché il cibo ed il sesso sono stati fondamentali per millenni a garantire la sopravvivenza della specie, l’uno ha avuto la funzione primaria per permettere all’uomo di sostenersi e di lavorare, evitando che si ammalasse e morisse; l’altro ha garantito la continuità della specie e la riproduzione di essa.

Lo sapevi che…

Gli individui esposti a immagini sessuali mostrano una maggiore impazienza nel desiderio di alcuni cibi. In altre parole, l’esposizione agli stimoli di ricompensa sessuale aumenta anche il desiderio di ricompense alimentari (Van den Bergh et al., 2008).

Quando si entra in contatto diretto con un partner precedente della persona di cui si è innamorati, si prova uno stato di maggiore gelosia durante la consumazione di un pasto, piuttosto che in altro tipo di interazioni che non coinvolgano il mangiare (Kniffin e Brian 2012).

Il 52% delle donne trae più piacere dal cibo che dal sesso, sentenziava nel 2002 una ricerca pubblicata su “Riza Psicosomatica”. Il 54% delle donne pensa di più a cosa deve (o non deve) mangiare che all’intimità con il partner, rivelava nel 2011 un sondaggio inglese. Non solo: una donna su quattro investe più risorse (psicologiche ed emotive) nella dieta che nella relazione con il compagno. E una su dieci si sente più in colpa se sgarra dal suo regime alimentare che non se tradisce la dolce metà. Anche il 46% degli uomini dichiara che mangiare è piacevole quanto fare sesso. E uno su quattro, soprattutto tra i 18 e i 34 anni, sceglierebbe una cena al posto di una notte di passione.

Che cosa sta succedendo? «Che il cibo è il nuovo sesso», concludono gli autori della ricerca. Effetto della paura di relazionarsi all’altro, che porta gli individui a preferire al sesso il piacere facile e disponibile del cibo, muta e non giudicante fonte di benessere.

Dubbi e domande…

F., 18 anni
Mio fratello mangia di nascosto, e mangia davvero tanto…
Giulia, 17 anni,
Mi vedo grassa, se mangio mi sento in colpa…


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2018-12-12T15:37:23+01:00