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Al via ‘Infanzia in gioco’, progetto di formazione nel trapanese

TRAPANI – “Se il paese non investe sui bambini, non investe sul futuro”. La frase di Carlo Borromeo, presidente di Impresa sociale con i bambini, apre l’incontro di dedicato al progetto ‘Infanzia in gioco’ che e’ stato presentato all’istituto Bassi- Catalano di Trapani. Ad essere coinvolta in primo luogo e’ la comunita’ educante, formata da […]

TRAPANI – “Se il paese non investe sui bambini, non investe sul futuro”. La frase di Carlo Borromeo, presidente di Impresa sociale con i bambini, apre l’incontro di dedicato al progetto ‘Infanzia in gioco’ che e’ stato presentato all’istituto Bassi- Catalano di Trapani. Ad essere coinvolta in primo luogo e’ la comunita’ educante, formata da tutti i soggetti che rendono attivo un territorio. L’iniziativa pone al centro l’infanzia e il gioco, e si sviluppa su tre assi principali: combattere la poverta’ educativa, formare i formatori e creare percorsi di condivisione. Si vuole, cosi’, fornire una serie di servizi alle famiglie che mettano al centro il valore dell’infanzia e l’esperienza della genitorialita’ come elemento da condividere con la comunita’.

Le azioni previste, sui comuni del territorio trapanese, riguarderanno l’apertura di sei spazi di crescita per genitori e figli, ovvero dei luoghi di incontro dove vivere un percorso di condivisione con altre famiglie e con le realta’ associative locali; una sorta di oasi di genitorialita’ basata sul dialogo, sul confronto e sulla crescita, che sara’ operativa tutti i pomeriggi dal lunedi’ al sabato dalle 16 alle 19. La programmazione mensile prevede laboratori di lettura ad alta voce, massaggio infantile, yoga bimbi, laboratori e attivita’ di promozione del contatto con la natura con l’outodoor education, educazione sviluppata all’aperto. Dentro questi spazi uno specialista gestira’ lo sportello informativo relativo ai servizi sul territorio.

Ogni settimana sara’ attivato uno spazio di consulenza psicopedagogica. ‘Infanzia in gioco’ e’ un progetto che coinvolge ben 21 partner; finanziato da Impresa sociale Con i bambini, per un valore di 600mila euro all’interno del Bando ‘Prima Infanzia’, avra’ una durata biennale, fino ad ottobre 2020; data entro la quale si intende coinvolgere 4000 bambini tra 0/6 anni, 1900 famiglie, 3000 addetti e 30 enti pubblici. Ivana Simonetta, psicologa e psicoterapeuta, presidente HumanaMente e project manager ‘Infanzia in gioco’, vede quale obiettivo generale quello di creare attorno al bambino una comunita’, con l’incremento di spazi ad alta intensita’ educativa per la realizzazione di servizi complementari ed integrativi e con l’incremento di servizi o interventi destinati al rafforzamento della comunita’ educante.

La cooperativa Humana Mente guidera’ i 21 partner che hanno dato avvio al progetto, coinvolgendo i comuni di Marsala e Pantelleria, partner originari, e la rete composta da Erice, Trapani, Valderice, Alcamo, Salemi, Mazara, Custonaci, Buseto, San Vito Lo Capo. ‘Infanzia in gioco’ e’ un progetto che si distingue per tematica e strategia, e’ una sperimentazione che da’ al privato una funzione ben precisa, ma che mira anche alla formazione degli addetti ai lavori. Con la collaborazione dell’Ido-Istituto di Ortofonologia di Roma, saranno proposti 90 diversi percorsi formativi, a cura di esperti nel settore dell’educazione e della salute nella prima infanzia e rivolti a genitori, insegnanti, educatori e operatori sociali.

“Il centro del progetto e’ la consapevolezza che l’infanzia e’ un patrimonio da coltivare, di cui vanno rispettati processi emotivi che non possono essere accelerati”, ha detto Rosa Rita Ingrassia, psicologa e psicoterapeuta referente Ido. Olga Rago, psicologa-psicoterapeuta dell’A.s.p. 9 di Trapani, ha sottolineato l’importanza di acquisire modelli generalizzabili, facilmente esportabili a scuola e in famiglia. Nell’ambito del progetto sara’, inoltre, istituito un tavolo tecnico interistituzionale, coordinato da HumanaMente, che servira’ per monitorare i dati e condurre analisi delle esigenze del territorio. In sostanza si vuole costruire una rete di alleanze che sappiano individuare comuni prospettive di senso e cambiamento, per sostenere e generare esperienze di Welfare Comunitario in grado di stimolare la cooperazione, l’interconnessione e la co-responsabilita’ tra i diversi soggetti coinvolti nella creazione di servizi educativi e di cura per la prima infanzia.

2018-10-17T17:16:47+02:00