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Le infezioni vaginali: prevenzione, igiene e controlli!

Le infezioni genitali colpiscono moltissime donne, come dimostra uno studio dell’AOGOI (Associazione Italiana Ginecologi Ospedalieri), in cui emerge che più dell’80% delle 1800 donne interpellate ha sofferto almeno una volta all’anno di prurito vulvovaginale, arrossamenti, bruciore, dolore nei rapporti (dispareunia) e perdite biancastre maleodoranti. In base alla localizzazione dell’infezione si può parlare di vulviti (infezione […]

Le infezioni genitali colpiscono moltissime donne, come dimostra uno studio dell’AOGOI (Associazione Italiana Ginecologi Ospedalieri), in cui emerge che più dell’80% delle 1800 donne interpellate ha sofferto almeno una volta all’anno di prurito vulvovaginale, arrossamenti, bruciore, dolore nei rapporti (dispareunia) e perdite biancastre maleodoranti.
In base alla localizzazione dell’infezione si può parlare di vulviti (infezione della vulva ovvero dei genitali esterni), vaginiti (infezioni della vagina), cerviciti (infezioni della cervice uterina), endometriti (infezioni dell’endometrio), annessiti (infezioni delle tube).

Le cause principali possono essere riconducibili a due diversi fattori; infiammazioni di origine allergica e di origine infettiva.
Nel primo caso possono dipendere dall’utilizzo di detergenti intimi non corretti, di creme depilatorie irritanti o di indumenti troppo stretti o sintetici.
Mentre, nel secondo caso, possono essere dovute a uno o più agenti infettivi, identificabili in microrganismi patogeni di diverso genere e specie.

Prima di approfondire i diversi agenti patogeni e sintomi, è utile tenere presente che, in condizioni normali, la vagina ospita al suo interno alcuni microrganismi non patogeni, che non causano infezioni, o sono solo potenzialmente patogeni. Tra questi il lattobacillo, batterio molto importante nel regolare il grado di acidità vaginale, escherichia coli, staphylococcus, la candida albicans un fungo o meglio un lievito presente nella vagina del 25% delle donne asintomatiche, streptococchi da varie specie ecc.
L’ambiente vaginale è piuttosto acido con un pH pari a 4, ciò è il risultato di un buon equilibrio tra tutti i microrganismi presenti, mantenere inalterato tale pH previene l’eccesso di crescita di germi patogeni.

È quindi indispensabile una sana e corretta prevenzione attraverso l’uso di contraccettivi di barriera (preservativo) e porre attenzione anche ad uno stile di vita corretto, allo scopo di proteggere le nostre parti intime. È opinione comune tra i medici che tali infezioni vengano trasmesse prevalentemente attraverso i rapporti sessuali (in alcuni casi anche solo con il petting e il sesso orale), ma che vi siano anche altri fattori di rischio come una non corretta igiene personale, una non corretta alimentazione, l’assunzione di alcuni farmaci (come antibiotici ed immunosoppressori) che alterano la flora batterica vaginale abbassando le difese naturali dell’organismo, l’utilizzo di servizi igenici pubblici e asciugamani, la frequentazione di palestre o piscine, le variazioni ormonali.

Si raccomanda, quindi, una corretta igiene intima, una efficace prevenzione, l’uso di preservativi e  di sottoporsi a regolari controlli ginecologici attraverso i quali è possibile diagnosticare precocemente eventuali infezioni, tutto ciò per evitare spiacevoli disturbi e a volte conseguenze più gravi come ad esempio la sterilità.
La prevenzione e i controlli dovrebbero coinvolgere non solo le donne ma anche gli uomini molto spesso portatori sani di alcune infezioni, cioè senza sintomi eclatanti.
Nelle donne spesso si riscontrano sintomi inequivocabili come; prurito, perdite vaginali, bruciore, dolore durante i rapporti, dolore durante la minzione, ma può accadere, come nel caso di infezione da Clamidya o da Mycoplasmi, che vi siano sintomi poco rilevanti o assenti, ma se non diagnosticate e curate precocemente queste due particolare infezioni possono essere responsabili di conseguenze gravi per la fertilità.
Quindi il motto deve essere “Prevenzione, Igiene e Controlli”!!!!!

Lo sapete che…

Alcune donne utilizzano ingenuamente le lavande vaginali, dopo un rapporto sessuale, a scopo contraccettivo o per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili o dalle infezioni vaginali; in realtà entrambe le pratiche risultano inutili e potenzialmente pericolose. Le sostanze disciolte nel liquido con cui si irriga l’ambiente vaginale possono infatti sconvolgere la microflora locale, importantissima per prevenire le infezioni, l’impoverimento dei batteri utili può a contrario favorire l’attecchimento dei patogeni. A volte le lavande vaginali sono utilizzate per eliminare i cattivi odori, che vanno invece sottoposti all’attenzione del medico o del ginecologo (sono comuni in presenza di vaginosi batterica ed infezione da Gardnerella). Durante una lavanda intima è concreto anche il rischio di introdurre in vagina eventuali batteri dannosi situati sulla superficie della cannula.

L’efficacia contraccettiva delle lavande vaginali è assai modesta, stimabile in un 15-30%, contro il 97-98% del preservativo utilizzato correttamente. Anche le docce vaginali a base di sostanze spermicide non possono essere considerate un valido strumento contraccettivo.

Per quanto detto, l’irrigazione vaginale è una pratica sconsigliata da molti ginecologi, che ne riservano l’uso al trattamento di determinate condizioni, come le infezioni croniche di origine batterica o fungina. In tal caso vengono utilizzati liquidi medicati, prescritti dal medico ed utilizzati sotto il suo stretto controllo.

Dubbi e domande…

Francesca, 27 anni
Ho fatto il tampone e mi hanno riscontrato la clamidia…
Anonima, 19 anni
Potrei avere contratto un’infezione vaginale semplicemente con la masturbazione?…
Anonima, 18 anni 
Ogni volta che abbiamo dei rapporti dopo sento un forte bruciore…


Nel trailer del film Kids sono descritti alcuni comportamenti trasgressivi che mettono a rischio la salute dei ragazzi…

2021-10-08T16:13:57+02:00