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Bussetti: “Educazione è forma più efficace di prevenzione”

Il ministro a Milano alla presentazione del 'Rapporto sulla storia dell'educazione alla legalita' nella scuola italiana'

MILANO – “L’educazione e’ la forma piu’ efficace di prevenzione, esiste una relazione stretta tra conoscenza scientifica dei fenomeni mafiosi, conoscenza critica e coscienza civica. Le scuole hanno una responsabilita’ enorme e devono svolgere il loro compito al massimo delle loro potenzialita’, la missione della scuola e’ formare persone libere, autonome, cittadini attivi e responsabili”. Cosi’ il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti in occasione della presentazione a Milano del ‘Rapporto sulla storia dell’educazione alla legalita’ nella scuola italiana’, commissionato dal Miur al Centro di Ricerca Cross, Osservatorio sulla Criminalita’ Organizzata del dipartimento di Studi Internazionali, Giuridici e Storico-politici e di Scienze Sociali e Politiche, diretto da Nando dalla Chiesa.

“Ritengo che la scuola possa e debba fare la propria parte per contrastare l’emarginazione sociale e la dispersione scolastica nelle zone piu’ disagiate del nostro Paese- ha aggiunto il ministro- La mafia cresce dove c’e’ l’ignoranza, la scuola deve essere ancora di salvezza e occasione di riscatto e rinascita contro le ingiustizie. I bambini e i ragazzi sono senza colpe, spetta alle istituzioni il compito di portarli via dagli ambienti della criminalita’ organizzata. La scuola- ha concluso Bussetti- deve tornare ad essere luogo per eccellenza della possibilita’ di ascensione sociale, come governo abbiamo gia’ iniziato a lavorare in questa direzione e lavoreremo per limitare lo sperpero di risorse e garantire un futuro di crescita a ciascuno studente”.

La ricerca ha impegnato per due anni sei giovani ricercatori dell’Osservatorio Cross nella rilevazione e nel racconto delle attivita’ svolte a livello scolastico dagli Anni 80 ad oggi tutte le regioni italiane.

Alla presentazione hanno preso parte: Elio Franzini, rettore dell’universita’ Statale di Milano; Monica Forte, presidente della Commissione speciale antimafia; Ilaria Viarengo, direttore del dipartimento di Studi internazionali, Giuridici e Storico-politici; Giovanna Boda, direttore della Direzione generale per lo studente del Miur; Nando dalla Chiesa e Federico Cafiero De Raho, Procuratore nazionale antimafia.

2018-10-23T20:31:40+02:00