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Nella vita degli altri, il primo libro di Michele Bravi nato da una canzone non finita

Il cantante ci ha raccontato la nuova esperienza come scrittore

libro di michele bravi

ROMA – Una canzone non finita e l’urgenza creativa di continuare a scrivere quelle parole rimaste in bilico. Nasce così il primo libro di Michele Bravi. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, Nella vita degli altri. In tutte le librerie dal 23 ottobre. Il cantante lo sta presentando in giro per l’Italia, con un firma copie nelle principali Mondadori. Diregiovani lo ha incontrato a Roma, dove in centinaia lo  hanno aspettato per ascoltare la sua nuova esperienza di scrittore. 

Nella vita degli altri nasce da una canzone omonima “che non riusciva a stare nello spazio di una canzone”, ci ha raccontato Michele prima di incontrare i fan. È così che il brano ha dato vita a cinque racconti, poi raccolti in un unico romanzo: una canzone in 126 pagine.

Nella vita degli altri racconta il viaggio di un uomo dentro la vita degli altri e degli altri dentro la sua. È una storia di empatia che intreccia le storie di un gruppo di persone che abitano in un condominio. L’ambientazione, Bravi, l’ha ripresa da un gioco che da bambino faceva con sua nonna: guardare verso le finestre di un palazzo e immaginare la vita di ogni abitante. 

In cantiere già un nuovo disco

Michele ora si gode l’esperienza del libro ma con la testa già al prossimo disco: “In cantiere c’è sempre tutto. La fase creativa non si interrompe mai. Sto continuando a scrivere canzoni. Sto centrando quello che sarà un po’ il cuore, il centro nevralgico del nuovo progetto musicale”. Per ascoltarlo i fan dovranno avere un po’ di pazienza: “Ancora mi è difficile contestualizzarlo già in un periodo perché adesso voglio concentrarmi su quella che è la risposta empatica del libro”. In Nella vita degli altri, però, i più attenti troveranno anche qualche anticipazione di quello che sarà il nuovo disco. 

La trama

Quanto c’è di noi nella vita di chi ci sta attorno? Quanto c’è degli altri nella nostra vita? Qual è la distanza che intercorre tra il modo in cui noi ci vediamo e quello con cui gli altri ci guardano? Domande che riguardano il gioco degli specchi e che prendono forma in questo romanzo, che racconta, con una consapevolezza e una poesia inedite, i temi dell’identità e dell’immedesimazione. Al piano terra di una palazzina di cemento squadrata e piena di finestroni e di inferriate, c’è la panetteria del signor Bisacco. L’odore del suo pane si infiltra tra le fessure strette dell’intonaco crettato e gli spiragli degli infissi da sostituire, profumando e amalgamando la vita delle persone che abitano il condominio. L’edificio ha cinque piani e accoglie e racconta molte storie. Quella di Angelo, un uomo spaventato che vive la sua passione per la fotografia con gravità e sofferenza. Quella della signora Vera, che viene da Padova ma sogna Parigi e lussi impossibili. Di Achille, un uomo complesso che cerca nel cibo la sua vendetta contro il mondo. Quella della signorina Eco, la cui bellezza nasconde una sottile punta di coraggio verso la vita.

Cinque storie memorabili che si intrecciano e si rispecchiano tra immagini slegate e suoni sfarinati, descrivendo il caos di un uomo smarrito nelle sue profondità. Questo di Michele Bravi è un esordio singolare il cui racconto somiglia più a una canzone da leggere a voce alta. Così come suona la sua lingua: ariosa, empatica, immaginifica, ritmica. Un romanzo che racconta il viaggio di un uomo dentro la vita degli altri e degli altri dentro la sua. Storie attorcigliate che si infrangono come uno specchio rotto e che si ricompongono in una progressione di azioni potenti come fucilate al petto”.

Il libro è disponibile anche sul sito di Mondadori

2018-12-04T17:03:51+01:00