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Scelta del liceo, ecco la classifica dell’offerta formativa

Per chi si appresta a scegliere la scuola superiore da frequentare, e’ gia’ il momento di orientarsi nell’articolata offerta formativa degli istituti italiani. Ma quale scuola prepara nel modo migliore? La Fondazione Agnelli, tramite il portare Eduscopio, ha pubblicato oggi il suo quarto rapporto sulle scuole superiori italiane, basandosi sui risultati universitari di 707.827 studenti. […]

Per chi si appresta a scegliere la scuola superiore da frequentare, e’ gia’ il momento di orientarsi nell’articolata offerta formativa degli istituti italiani. Ma quale scuola prepara nel modo migliore? La Fondazione Agnelli, tramite il portare Eduscopio, ha pubblicato oggi il suo quarto rapporto sulle scuole superiori italiane, basandosi sui risultati universitari di 707.827 studenti. Il principio della ricerca, infatti, si fonda sull’andamento universitario delle matricole (dal 2013/2014 al 2015/2016), partendo dal presupposto che chi ha avuto una buona istruzione scolastica e un buon orientamento, ha piu’ probabilita’ di ottenere buoni risultati universitari. Per i licei classici svettano il Tasso di Roma, l’Alexis Carrel di Milano e l’Alighieri di Firenze, mentre a Torino e Bologna chi offre una formazione migliore sono rispettivamente il Camillo Benso di Cavour e il Marco Minghetti. Per gli scientifici ai primi posti il Volta di Milano, il Righi di Roma e il Galvani di Bologna. Eduscopio ha stilato la sua classifica basandosi sulla media dei voi degli esami universitari e sulla percentuale degli esami superati dai diplomati di ogni scuola, analizzando tutti i settori di istruzione superiore.

Navigando sul portale, e’ possibile selezionare il territorio di interesse e il tipo di scuola a cui si e’ interessati per avere un report dettagliato dei risultati. Un’opportunita’ per i ragazzi che dal 7 al 31 gennaio dovranno procedere all’iscrizione al nuovo anno scolastico. Andrea Gavosto,Presidente di Fondazione Agnelli, lo ha definito “uno strumento democratico per quelle famiglie che non possono contare su reti sociali e culturali forti”, mentre c’e’ chi contesta il metodo di analisi che premia le eccellenze. “Abbiamo realizzato un lavoro specifico sulla questione scoprendo che non vi e’ relazione sistematica tra selettivita’ e performance- ha proseguito Gavosto- Anzi, c’e’ una correlazione che fa credere che siano proprio gli studenti che provengono dalle scuole piu’ inclusive a ottenere i risultati migliori”. Per le scuole che preparano al lavoro, l’analisi e’ stata svolta su un campione di 554.701 diplomati di istituti tecnici e professionali, mettendo in relazione l’anagrafe nazionale degli studenti del Miur e le comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro. Il rapporto completo puo’ essere consultato su www. eduscopio.it.

2021-02-03T17:02:44+01:00