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Unione Nazionale Consumatori: Big Data questione sociale non solo tecnologica

Oggi a Roma la consegna del Premio 'Vincenzo Dona, voce dei consumatori'

ROMA – L’immensita’ del cosmo per comprendere la vastita’ dei dati nella societa’ di oggi. Con questa metafora, raccontata da immagini dello spazio e dalla musica di Luvienne e dalla testimonianza di Walter Villadei, cosmonauta italiano, e’ stata aperta la dodicesima edizione del Premio ‘Vincenzo Dona, voce dei consumatori’ organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori al Teatro Argentina di Roma. Quest’anno l’evento e’ dedicato all’intelligenza dei dati, al confronto su rischi e opportunita’ dell’utilizzo dei dati personali: dal marketing alla grande distribuzione, dall’internet delle cose alla cybersicurezza, passando per la tutela della privacy con uno sguardo rivolto al futuro dell’economia dei dati.

“I dati sono considerati l’oro del nostro tempo- ha detto Massimiliano Dona, presidente Unc- un’autentica moneta di scambio per avere beni e servizi di qualita’, a condizione che lo scambio sia consapevole, trasparente ed equo”. Per questo e’ necessario “liberarci dai pregiudizi che hanno circondato in questi mesi l’utilizzo dei dati personali, frutto anche dei numeri casi di cronaca che li hanno visti protagonisti in negativo, da Cambridge Analytica in poi” per vedere “l’intelligenza dei dati”. Il tema affrontato “non e’ un tema solo tecnologico ma ha a che fare con il sociale- ha proseguito Dona- Dove ci portera’ l’economia dei dati? E la societa’ dei dati? Sono molte le voci critiche sulla tecnologia, ma credo si debba riflettere sul fatto che viviamo in un tutto digitale che traduce tutto in dati, tutto diventa bit. Siamo proprio noi ad alimentare il carburante dell’intelligenza artificiale e questa impatta sui momenti di acquisto”.

A ribadire la necessita’ di considerare i dati in ottica positiva senza dimenticare l’aspetto umano e sociale e’ stato Massimo Temporelli, fisico, divulgatore scientifico e storico della tecnologia: “I dati sono il nuovo petrolio. Troveremo ricchezza e nuovi business nei dati ma anche e soprattutto nuova progettualita’, immaginazione e nuova rivoluzione culturale. Ogni nostra scelta- ha aggiunto- e’ frutto di una raccolta e di una elaborazione di dati: abbiamo sensi che raccolgono informazioni dall’ambiente in modo continuo, con un bit-rate da far impallidire i computer”.

A sottolineare l’importanza di tutelare i consumatori e tutti i cittadini e’ stato Antonello Soro, presidente dell’autorita’ per la protezione dei dati personali: “Il sempre piu’ esteso ricorso alla profilazione in funzione strumentale alla pubblicita’ mirata, cosi’ come la tendenza crescente alla monetizzazione dei dati personali rappresentano fenomeni potenzialmente rischiosi. La disciplina di protezione dei dati rappresenta un presidio di liberta’, prevedendo le garanzie essenziali per assicurare quella fiducia nell’economia digitale indispensabile al suo stesso sviluppo”. Nel corso della mattinata sono stati poi consegnati i riconoscimenti del Premio Dona. Ad Antonello Soro e’ andato il ‘premio per le personalita” per l’impegno a tutela dei consumatori e del mercato. Tra gli altri riconoscimenti anche quelli per le migliori tesi di laurea consegnati a Marco Losito dell’Universita’ di Pisa e Clarissa Sarta di Roma Tor Vergata.

2018-11-16T12:57:04+01:00