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Violenza donne. Roma, incontro e riflessioni al liceo Machiavelli

Ospite d'onore Antonello Venditti

ROMA – Un incontro evento per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in collaborazione con il II Municipio si e’ tenuto oggi presso il Liceo Machiavelli a San Lorenzo, popolare quartiere di Roma. In un’aula magna gremita, tanti i giovani studenti del Machiavelli che hanno ascoltato con interesse le discussioni su un argomento cosi’ delicato.

Tra i relatori, il consigliere alle Politiche giovani del II Municipio Gianluca Bogino e Lorenzo Sciarretta, presidente del Consiglio dei Giovani del II Municipio. E poi ancora la psicologa e psicoterapeuta Chiara Gambino e Valentina Pescetti, dell’Associazione ‘Differenza Donna’. Ospite d’onore Antonello Venditti, da sempre attento al sociale.

Dopo i saluti della professoressa Elena Zacchilli, la dirigente scolastica del Machiavelli, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione “con il II Municipio e oggi abbiamo abbiamo voluto richiamare questo anniversario importante per una battaglia che deve durare 365 giorni l’anno”, ovvero quella della eliminazione della violenza contro le donne, ognuno ha dato il proprio contributo sottolineando come questo resti un argomento delicato.

Tutti, infatti, hanno fatto riferimento alla vicenda di Desirée Mariottini, ritrovata senza vita circa un mese fa in una struttura non lontana dalla scuola. Temi come violenza e rabbia sono stati gli argomenti toccati in piu’ di una occasione dai relatori. Come quella che covava dentro (“e che ho combattuto scrivendo canzoni”) Antonello Venditti, che non ha mai nascosto il rapporto conflittuale con il suo nucleo: “Venivo da una famiglia colta, mia madre era professoressa di latino e greco. Mi considerava piu’ dal punto di vista dell’alunno che del figlio. La mia carica di violenza si e’ sviluppata in maniera perversa, sognavo di travolgere mia madre con il triciclo”.

Venditti ha raccontato di aver vissuto anche “il problema della discriminazione, ero molto grasso e la solitudine mi attanagliava. Alla fine sentivo piu’ vicino a me il mondo femminile che quello maschile. Io non pensavo al sesso, ma al rapporto, all’empatia. La mia sensibilita’ verso la donna e’ stata quasi sempre di rispetto, di andare mano nella mano perche’ i suoi problemi erano i miei”. La solitudine in cui viveva lo ha portato ad avere “un pianoforte” e a scrivere canzoni, anche se “i miei se ne sono accorti che le scrivevo solo nel 1970”. Venditti ha esplorato molto l’universo femminile, molte sue canzoni famose sono dedicate a donne, come la prima che ha scritto, Sora Rosa, che poi “era mia nonna. Ogni figura femminile ero io. E poi Marta, Lilly, Maria Maddalena”.

In chiusura un botta e risposta tra Valentina Pescetti di Differenza Donna e lo stesso Venditti. L’autore di ‘Roma, Roma, Roma’ ha piu’ volte rimarcato come “la violenza sia violenza” e che esiste “anche quella delle donne nei confronti degli uomini. Ho avuto donne che mi hanno menato”, trovando pero’ l’aspra contrapposizione da parte di Pescetti che ha replicato spiegando che “oggi siamo stati chiamati a parlare della violenza contro le donne, non possiamo parlare della violenza che fanno le donne”.

2018-11-27T09:56:07+01:00