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Bambina usa solo lingua dei segni, compagni la imparano: premiati al Miur

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ROMA – Come non far sentire esclusa una bambina che si esprime solo con il linguaggio dei segni? Imparando tutti insieme quello stesso linguaggio. E’ successo nell’istituto comprensivo statale ‘Sante Giuffrida’ di Catania che questo pomeriggio, in occasione della Giornata europea dei genitori e della scuola, ha ricevuto un premio al Miur per l’inclusione scolastica di alunni con disabilità e con background migratorio. A consegnare il premio alla dirigente scolastica Maria Concetta Lazzara e ad alcuni genitori della classe 3B il sottosegretario all’Istruzione, Salvatore Giuliano.

La classe, grazie alla collaborazione tra scuola, famiglie e territorio è riuscita ad accogliere e includere studenti con disabilità e stranieri. La scuola si contraddistingue per l’alta presenza di alunni con disabilita’ e bisogni educativi speciali (in 61 con disabilità certificata, circa il 7% della popolazione scolastica totale) ed è riuscita nel tempo a lavorare in sinergia con educatori e specialisti per favorire condizioni di apprendimento e di crescita per ogni studente, attraverso l’uso di tecnologie digitali e portando avanti esperienze di istruzione domiciliare.

“I bambini includono naturalmente. Abbiamo avuto un’alunna che si esprimeva solo con la lingua dei segni- ha dichiarato la dirigente scolastica- e tutta la classe ha imparato a farlo per poter comunicare con lei. La scuola non porta avanti progetti inclusivi. È essa stessa il progetto inclusivo per natura”. “Il ruolo dei genitori- ha aggiunto Giuliano- in una comunità scolastica è determinante. Spesso invece in diverse istituzioni scolastiche la componente genitoriale è poco partecipe, forse anche per colpa delle stesse scuole che non sempre riescono a coinvolgerli. Solo insieme si può costruire e migliorare l’educazione e formazione degli studenti”.

2018-11-28T18:30:26+01:00