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Scuola. L’esperto: “Nei docenti la risposta ai problemi dei ragazzi”

Lo psicoterapeuta Bianchi di Castelbianco al seminario dell'IC Virgilio di Roma

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ROMA – Ripartire dal ruolo e dalla professionalita’ degli insegnanti per fortificare le basi della scuola e l’apprendimento degli alunni. È questo il filo conduttore del corso di formazione ‘Le problematiche della scuola’, ospitato questo pomeriggio nell’aula magna dell’istituto comprensivo Virgilio di Roma. Un momento di confronto per parlare delle difficolta’ di apprendimento dei piu’ giovani e dei nuovi strumenti che gli insegnanti possono adottare.

“I professori e gli insegnanti devono riprendere un ruolo forte-ha detto Federico Bianchi di Castelbianco, psicologo e psicoterapeuta dell’eta’ evolutiva e direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma (Ido)- nelle situazioni traumatiche sono gli insegnanti la chiave per aiutare i bambini”.

Disturbi dell’apprendimento, ma anche fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sono solo alcune delle trappole che i piu’ piccoli possono incontrare nel loro percorso di formazione. Ma le situazioni possono anche essere piu’ gravi, come nel caso di lutti o eventi traumatici.

“Il trauma comulativo e’ come un bicchiere d’acqua che si riempie, e quando straborda emerge il problema”- ha proseguito lo psicoterapeuta che, attraverso l’istituto di Ortofonologia, da 15 anni offre assistenza psicologica ai bambini che hanno vissuto gravi traumi, come il terremoto dell’Aquila.

“Quando andiamo in un contesto difficile cerchiamo di capire come stanno i ragazzi- continua Federico Bianchi di Castelbianco- All’Aquila abbiamo seguito piu’ di 3500 bambini intervenendo sugli insegnanti, perche’ sfruttando il loro ruolo in classe abbiamo costruito una situazione in cui il bambino potesse sentirsi supportato”. Oggi i docenti si trovano ad affrontare nuove problematiche e non hanno gli strumenti idonei per confrontarsi con i ragazzi.

“È all’interno degli stessi consigli di classe che sono emersi dei bisogni e delle domande da parte degli insegnanti- ha detto la Rosa Isabella Vocaturo, dirigente Dell’istituto comprensivo Virgilio- Ad esempio gli insegnanti non sanno come si ci deve comportare davanti a bambini che non hanno vere e proprie disabilita’ ma altre problematiche, come ad esempio disturbi comportamentali”.

È in questo contesto che matura l’esigenza di confrontarsi con un esperto, in grado di individuare nuove risposte per problemi complessi. Per Bianchi di Castelbianco la soluzione va trovata nella figura dell’insegnante, in grado di dare al ragazzo assistenza e allo stesso tempo formazione. “Si e’ perso il valore dei docenti che non vengono piu’ visti dai ragazzi come punti di riferimento- prosegue lo psicologo- ma i ragazzi vorrebbero interagire di piu’ con loro perche’ non si sentono ascoltati, e questo e’ forse il problema piu’ grave, perche’ se avessero qualcuno con cui confrontarsi riuscirebbero ad aprirsi”.

2018-12-03T17:22:45+01:00