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Giuramento nuovi medici Omceo Roma: “Ispirazione di valori”

ROMA – “Appartenere alla categoria dei medici mi fa sentire orgogliosa e mi riempie di responsabilità. Farò del mio meglio per essere all’altezza“. Maria Chiara Sgariglia è tra i 108 nuovi medici e odontoiatri che hanno giurato durante la cerimonia organizzata dall’Omceo Roma alla Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, che per la […]

ROMA – “Appartenere alla categoria dei medici mi fa sentire orgogliosa e mi riempie di responsabilità. Farò del mio meglio per essere all’altezza“. Maria Chiara Sgariglia è tra i 108 nuovi medici e odontoiatri che hanno giurato durante la cerimonia organizzata dall’Omceo Roma alla Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, che per la prima volta è stata scelta dall’Ordine come prestigiosa sede per ospitare questo evento.

È stata Maria Chiara che, nel momento del giuramento, si è offerta volontaria per salire sul palco e leggere il testo alla platea. “Molto emozionante, molto forte e sentito” ha poi raccontato, aggiungendo che “a volte nell’ambiente medico si da un po’ per scontato il valore del giuramento, considerandolo una tradizione antica con poco significato. Invece deve essere una ispirazione di valori per tutta la vita“. Il medico del resto, come ha spiegato Maria Grazia Tarsitano, la più giovane consigliera Omceo, presente alla cerimonia per accogliere le ‘nuove leve’, “è professione e vita, giorno per giorno. Perché quando si diventa medici lo si è 24 ore su 24, 7 giorni su 7“.

Le difficoltà legate alla professione di questi tempi sono però numerose: dalle aggressioni al personale sanitario al blocco del turnover, dall’accesso alle specialistiche al precariato. “Non ci ho mai pensato” ha confessato Flaminia, e Marco ha aggiunto: “Lo studente non si prepara a queste problematiche e finisce per subirle“. Ma “sono problemi reali– ha detto invece Silvia- ma possiamo cambiare le cose. L’unione della categoria fa la forza. Bisogna sempre denunciare le condizioni di non sicurezza e anche i trattamenti contrattuali non dignitosi“.

Una delle mie professoresse è stata aggredita in Pronto soccorso– ha raccontato poi Sara- che è il luogo dove queste cose accadono più spesso perché c’è una situazione di stress, peggiorata a volte dalla mancata comunicazione medico/paziente. Ma questo non mi ha scoraggiato, io è li che voglio lavorare“. “Durante la formazione uno pensa a tutto tranne che a questi problemi– ha detto poi Maria Teresa- per ora il mio obiettivo è prepararmi per lavorare sul campo. Se ci saranno problemi, mi auguro che non sarò sola, siamo tanti“.

2018-12-11T17:13:13+01:00