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Solstizio d’Inverno, ecco perché è il giorno più “corto” dell’anno

Per migliaia di anni, il Solstizio d'Inverno è stato vissuto come un evento spirituale da molte culture e, ancora oggi, non è stato dimenticato

L’inverno inizia ufficialmente nell’ultima decade di dicembre, in una data alla quale noi del nord equatore ci riferiamo come Solstizio d’Inverno.
Nel 2019 il giorno più corto dell’anno cade domenica 22 dicembre.
Per migliaia di anni, il Solstizio d’Inverno è stato vissuto come un evento spirituale da molte culture e, ancora oggi, non è stato dimenticato.
Ma perché è il giorno più corto dell’anno?
Ecco qualche curiosità, leggende e fatti sul Solstizio d’Inverno.

Quando è il Solstizio d’Inverno?

Il Solstizio d’Inverno quest’anno cade il 22 dicembre 2019, alle 05:19 (ore italiane).
La data del Solstizio cambia di volta in volta.
Può verificarsi il 20, 21, 22, o anche 23 dicembre, sebbene quelli del 20 e 23 siano rari.

Ad esempio, l’ultimo Solstizio capitato di 23 dicembre è stato nel 1903 e il prossimo è atteso per il 2303.

giorno più corto dell'anno

Quanto è corto il giorno più corto dell’anno?

In Italia il giorno durerà poco meno di 9 ore.
La buona notizia è che, dopo il Solstizio d’Inverno, le giornate cominciano ad allungarsi, con alcuni momenti aggiuntivi di luce ogni giorno fino a raggiungere il culmine nel Solstizio d’Estate di giugno, il giorno più lungo dell’anno.

A livello scientifico il Solstizio di dicembre corrisponde all’inizio dell’inverno astronomico, che terminerà il 20 marzo 2020 con l’Equinozio di Primavera.
L’inverno meteorologico, invece, è definito dal 1 dicembre al 28 febbraio, i tre mesi più freddi dell’anno.

Perché è il giorno più corto dell’anno?

“Solstizio” deriva dalle parole latine per “sol”, cioè Sole, e “sistere” ossia “fermarsi”: ovvero, il momento in cui il Sole si arresta nel suo punto più alto.

Durante il solstizio d’inverno, nell’emisfero settentrionale, l’asse terrestre si trova nel punto più lontano dal Sole che, a sua volta, ha raggiunto il punto più a sud di tutti i 365 giorni dell’anno.
Il giorno di luce è calcolato in base alle ore tra alba e tramonto.
Durante il Solstizio d’Inverno, nell’emisfero settentrionale, la quantità di ore di luce è al suo punto più basso.

Il Sole è a 23,5 gradi a sud dell’equatore celeste, il Tropico del Capricorno.

È vero il contrario nell’emisfero australe, dove il 22 dicembre di quest’anno sarà il giorno più lungo dell’anno ed è al suo punto più vicino al Sole.
Lì si festeggia il Solstizio d’Estate.

Tuttavia, la Terra ruota su un asse inclinato, e ogni parte del mondo sperimenterà una durata di luce diversa.

Ad esempio, Thule in Groenlandia (la città più settentrionale) non vedrà alcuna ore di luce solare il 21 dicembre, mentre Puerto Williams in Cile (la città più meridionale) vedrà 17 ore e 22 minuti di luce solare.

Dopo il Solstizio d’Inverno, le ore di luce inizieranno gradualmente ad aumentare.

Se siamo più lontani dal Sole significa che il solstizio d’inverno segna anche il freddo più intenso?

No.
I giorni più freddi dell’anno di solito vengono dopo. Il ritardo di temperatura si verifica perché, anche se i minuti di luce sono in aumento, la superficie della Terra continua a perdere più energia di quella che riceve dal Sole.

Cosa ha a che fare il Solstizio con la celebrazione del Natale?

I pagani celebravano il solstizio, il Sol Invictus, e i cristiani videro una certa importanza nella celebrazione della luce e della rinascita, caratterizzata dall’inizio di un nuovo anno.
In Scandinavia, la festa di Juul era una festa pre-cristiana che celebrava il solstizio d’inverno con l’accensione di fuochi. I fuochi erano destinati a simboleggiare la proprietà vivificante del calore e della luce del Sole.
La parola “Juul” è l’origine della parola “Yule”, che significa “Natale”.
I cristiani hanno cercato di sostituire le celebrazioni pagane esistenti con il Natale, celebrando in quel periodo la nascita di Gesù, conosciuta come la “vera luce del mondo”.
In realtà, in molte culture e tradizioni religiose, il solstizio d’inverno è utilizzato per segnare l’inizio di un anno.
Il solstizio d’inverno significa rinascita, un tema che può essere trovato in molti festeggiamenti invernali.

Natale.

La celebrazione di Gesù Cristo cade il 25 dicembre, il solstizio d’inverno romano, come stabilito dal calendario giuliano.

Dongzhi.

Questa festa dell’Asia orientale viene instradata nella filosofia yin e yang. Dopo la festa, ci sarà più luce, e quindi più energia positiva.

Saturnalia.

Un’ antica festa romana che ha origine dall’anniversario del Tempio di Saturno il 17 dicembre. L’evento si celebrava con un banchetto, regali e travestimenti. La festa era contrassegnata dall’abbondanza di candele, a significare la luce.

Festa di Santa Lucia.

Questa tradizione scandinava cade il 13 dicembre, il solstizio d’inverno secondo il vecchio calendario giuliano.
Una giovane donna raffigura S. Lucia e indossa una corona di candele. Si dice che Santa Lucia riporti il Sole e mandi via l’inverno.
Anche in Italia è molto sentita.
Famoso il detto (sbagliato): “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”

Yalda.

Questa festa si celebra alla vigilia del primo giorno d’inverno sul calendario persiano. Secondo la mitologia iraniana, Mithra, l’angelo di luce e di verità, è nato alla fine di questa notte dopo aver sconfitto le tenebre.

Stonehenge.

Una delle più famose celebrazioni del solstizio d’inverno nel mondo di oggi si svolge a Stonehenge, in Inghilterra.
Migliaia di persone ogni anno si riuniscono nelle antiche rovine a cantare e ballare in attesa di vedere la spettacolare alba, quando il sole sorge sulla pietra centrale, la Heel Stone (pietra del tallone).

2019-12-20T14:29:31+01:00