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In divisa a lezione, pareri contrastanti tra gli studenti

ROMA – “Divise a scuola? Non ci vedo nulla di male”, ha detto questa mattina il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti durante una diretta Facebook con Il Giorno, riprendendo un tema ricorrente per il dicastero di Viale Trastevere. Ma cosa ne pensano i ragazzi? C’è chi la considera un antico retaggio, chi un freno alla creatività […]

ROMA – “Divise a scuola? Non ci vedo nulla di male”, ha detto questa mattina il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti durante una diretta Facebook con Il Giorno, riprendendo un tema ricorrente per il dicastero di Viale Trastevere.

Ma cosa ne pensano i ragazzi? C’è chi la considera un antico retaggio, chi un freno alla creatività stilistica dei ragazzi e chi invece pensa che siano interessanti. Sono contrastanti le opinioni dei giovani, divisi tra il senso di appartenenza al proprio istituto e quello di libertà tipico dell’adolescenza.

“Secondo me andrebbe contro il nostro essere giovani- dice Paolo, studente del liceo Palumbo di Brindisi- perché è vero che siamo studenti ma siamo soprattutto ragazzi che negli anni del liceo formano la loro personalità”. Una personalità che si esprime anche attraverso l’abbigliamento, per Paolo come per David, che da Udine sembra condividere la stessa idea.

“Per me e’ un’idea anacronistica che potrebbe andare bene in alcuni ambiti tecnici, ma per gli altri indirizzi non ne vedo l’utilità. Con i tanti problemi che ha la scuola credo che i vestiti siano l’ultima cosa”. Niente divisa, dunque, se non per cortei o manifestazioni scolastiche in cui gli studenti indossano già felpe e magliette con il logo dell’istituto.

Ma ci sono anche voci contrarie, come quella di Alice, studentessa del liceo artistico Ripetta di Roma: “a me le divise piacciono- racconta all’agenzia di stampa Dire- forse non tutti gli studenti saranno d’accordo, ma ti fanno sentire parte della scuola, e per me sono interessanti”.

Obbligatorie in India, Usa e Australia, per molti le uniformi aiutano a creare il senso di comunità tra gli studenti, e a colmare le differenze tra ragazzi di estrazione sociale differente, contrastando anche il fenomeno del bullismo. In Italia, tuttavia, il loro utilizzo resta legato all’immaginario fascista, quando i bambini indossavano la divisa in base all’età e al grado di istruzione.

Oggi solo le scuole materne invitano all’utilizzo del grembiule, mentre la divisa e’ obbligatoria in molti istituti privati. Per chi ne promuove l’uso anche nella scuola statale, l’uniforme andrebbe a colmare le disuguaglianze tra i ragazzi, ma per David “non è così che si colmano le differenze, ma con percorsi culturali didattici”.

2019-01-28T16:53:04+01:00