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Università. Alla Cusano ciclo di incontri per aiutare a trovare lavoro

ROMA – Essere se stessi con qualche accorgimento in più, sembra questo il segreto per distinguersi dalle migliaia di candidati che ogni giorno sono in cerca di lavoro. Nella sede romana dell’Università Niccolò Cusano si è svolto il seminario ‘Dal curriculum al colloquio di lavoro’, organizzato dal Career service dell’ateneo. L’attività di orientamento professionale che […]

ROMA – Essere se stessi con qualche accorgimento in più, sembra questo il segreto per distinguersi dalle migliaia di candidati che ogni giorno sono in cerca di lavoro. Nella sede romana dell’Università Niccolò Cusano si è svolto il seminario ‘Dal curriculum al colloquio di lavoro’, organizzato dal Career service dell’ateneo.

L’attività di orientamento professionale che sostiene i laureandi e i laureati della Cusano nella fase iniziale di formazione professionale e ricerca attiva del lavoro. Aiuta gli studenti nella redazione del curriculum, a scrivere la lettera di presentazione, capire i progetti professionali, mettendoli in contatto con le aziende e aggiornandoli sugli eventi di formazione professionale.

Rendersi riconoscibili, dimostrare le proprie competenze e sapersi distinguere sono skills sempre più importanti in un mondo del lavoro sempre più competitivo. Specialmente in Italia dove i dati mostrano una scarsa visibilità degli annunci di lavoro: 15% delle proposte visibili, mentre l’85% invisibili, oltre al fatto che la maggior parte delle piccole medie aziende italiane si muovono tramite passaparola per coprire una posizione aperta.

“Il career branding è una strategia multicanale per individuare la propria identità personale e professionale, quindi la nostra scala di valori, le nostre aspirazioni, quello che sappiamo fare, quello che ci rende credibili. Subito dopo dobbiamo individuare il nostro target di riferimento, il nostro pubblico, coloro con cui dobbiamo comunicare” ha dichiarato Damiano De Cristofaro, coach e master training. Quindi una volta deciso cosa vogliamo fare, cosa vogliamo comunicare e a chi, dobbiamo decidere il modo più efficace per farlo.

“Dobbiamo portare le persone a venirci a cercare- ha continuato De Cristofaro- non dobbiamo venderci o inseguire qualcuno”. Fondamentale redarre un buon curriculum: “Se nell’annuncio non e’ specificato il formato di cv- sottolinea De Cristofaro- da inviare potete scegliere quello che più vi piace, ma eviterei l’Europass che vi rende uguali a tutti”. L’importante è conoscerci per poter decidere cosa fare e quali strategie mettere in atto per farlo, ma non bisogna dimenticare la coerenza, per questo è importante non fingere di di essere qualcun altro.

“Tutte le informazioni che vogliamo trasmettere su di noi- ha dichiarato Alessandro Pornaro, coach e master training- devono essere coerenti, non possiamo scrivere sul curriculum di sapere l’inglese e poi fare un tweet in un inglese maccheronico. Prima conoscersi poi decidere cosa di noi deve sapere il mondo e a quel punto costruire l’immagine. La gente si spaventa a raccontarsi, ma perché? E’ la cosa più bella che possiamo dire nel momento in cui facciamo percepire la nostra unicità, il problema è che le persone credono di non valere niente, di non avere talenti, ma tutti abbiamo almeno un talento”.

Nell’era della comunicazione digitale un ruolo fondamentale lo ricoprono i social network: “Dovete immaginare che Linkedin sia il vostro ufficio, mentre Facebook la vostra casa, lasciatela aperta per gli amici, ma chiudete agli estranei”. L’11 giugno appuntamento alla Niccolò Cusano per il Career day, giornata in cui i ragazzi potranno incontrare decine di aziende in cerca di giovani laureati.

2019-01-31T17:33:30+01:00