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Mattarella premia 29 giovani Alfieri della Repubblica

ROMA -Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato questa mattina al Quirinale 29 attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali. Sono giovani, nati tra il 1999 e il 2008, che rappresentano modelli […]

ROMA -Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato questa mattina al Quirinale 29 attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali.

Sono giovani, nati tra il 1999 e il 2008, che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Claudia Gallo, classe, 2000, a Firenze ha ideato un progetto per sensibilizzare gli studenti sulle problematiche relative ai disturbi dell’apprendimento. Ginevra invece, sua coetanea e musicista, è impegnata nella diffusione del patrimonio pianistico italiano, mentre Alessandra, 19 anni, ha trovato nella break dance la risposta al bullismo e all’emarginazione. Come lei anche Jasmine Manbal, campionessa di judo, attraverso lo sport è riuscita a superare le conseguenze emotive causate da una malattia cronica, mentre il genovese Manuel Pala ha scelto il cinema per trasmettere il suo messaggio di speranza ai bambini dell’ospedale Gaslini di Genova.

Nicolò, Luca ed Edoardo, di Rimini, hanno ideato e realizzato un busto ortopedico flessibile per aiutare un compagno di classe appena uscito dal coma; Rebecca, 11 anni, ha aiutato una compagna di scuola con grave disabilità ad uscire dal suo silenzio e aprire una comunicazione con l’intera classe. Anche Marcos Alexandre Cappato De Araujo, affetto da tetraparesi spastica, grazie all’impegno della sua scuola e fuori, è riuscito a far sentire la sua voce realizzando un cortometraggio.

Angelica Mililli, romana, ha superato le barriere dei suoi disturbi specifici dell’apprendimento attraverso il volontariato, grazie al quale anche Alberto Franceschini, di Firenze, ha partecipato a programmi di intervento in Italia e all’estero sull’educazione alla pace. Il viterbese, Andrea Ciarrocchi, classe 2004, è stato il primo partecipante al progetto “mini pioniere Cri 8-13”, organizzato dalla Croce Rossa italiana per formare bambini e giovani alle attività socio-assistenziali, mentre Jacopo Cavagna, volontario Unicef di Rimini, tre anni fa ha deciso di ricostruire insieme ad alcuni amici il gruppo “Younicer – Young for Unicef” della sua città.

Filippo, Samuele ed Enrico, residenti a Castel Ivano (Trento) hanno realizzato un’app (My Voices) per smartphone allo scopo di consentire a un loro compagno con disabilità comunicativa e relazionale di esprimersi e interagire con il resto della classe. Chiara, studentessa liceale, modella e barista, si è classificata terza al concorso di Miss Italia, prima a partecipare al concorso con una protesi. Celeste Montenovo, invece, partecipa con impegno alle attività di diverse associazioni benefiche mostrando attenzione e sensibilità verso chi vive in condizioni di difficoltà.

Roman Moryak, nato nel 2005 da immigrati ucraini e residente in un piccolo comune dell’Aspromonte, nella sua comunità è divenuto un simbolo positivo di integrazione. Tancredi Mazzei Paterni, 13 anni , il 22 luglio 2018 ha salvato un uomo che rischiava di annegare nel mare tra Vada e Rosignano Solvay, mentre Luigi Pignoli, nato nel 2005, e residente ad Accumoli (Rieti), ha dato prova di coraggio nei momenti drammatici del terremoto, il 24 agosto 2016, quando, nonostante la tenera età, ha contribuito a mettere in salvo alcuni componenti della famiglia. Come lui anche Elena, sua coetaneam vivea a in uno dei paesi del cratere del terremoto del 2016, ma pur avendo abbandonato la sua casa non ha perso il sorriso e la disponibilità verso i compagni di scuola e di gioco.

Anna frequenta la scuola in un quartiere impegnativo di Napoli e partecipa attivamente alle attività di carattere sociale e civile, Leonardo, dio Albano Laziale, è stato vittima di bullismo ma ha reagito donando il proprio impegno a favore dei più deboli. Lucia, viterbese, a Corleone si è distinta partecipando al progetto sulla legalità, mentre Ariane Benedikter, di san Lorenzo di Sebato (Bolzano), è stata rappresentante dell’Italia, membro permanente, e poi vicepresidente dell’Organizzazione non governativa “Plant for the planet” e ha tenuto conferenze e organizzato corsi di formazione sui temi relativi alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile. E infine Giuseppe Bungaro, tarantino, giovane eccellenza nella ricerca scientifica che ha progettato uno stent pericardico capace di ridurre i rischi post-operatori dei pazienti sottoposti ad angioplastica.

2019-03-13T16:23:19+01:00