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Perché “Noi” di Jordan Peele è uno dei migliori horror di sempre

Cosa faresti se i “mostri” che ti danno la caccia fossero la perfetta copia di te stesso e dei tuoi cari?

Parlare di horror è riduttivo quando abbiamo tra le mani un film di Jordan Peele.
Con “Noi”, il regista conferma ciò che abbiamo avuto modo di vedere nel pluriacclamato Scappa – Get Out.
Una pellicola sui generis, che mescola le carte del cinema dell’orrore per confezionare un soggetto originale, ironico e coinvolgente, in cui non manca spazio per gli spunti di riflessione.

Anche “Noi” è un prodotto “made in Peele”: il regista, come in Scappa, “se la canta e se la suona”, producendo, sceneggiando e dirigendo il soggetto.

Elemento comune dei due lavori è ancora la satira sociale, alleggerita da una intelligente ironia che il regista utilizza per divertire e a far pensare il suo pubblico.

Distribuito da Universal Pictures, noi arriva in sala il 4 aprile.

Di cosa parla “Noi”?

Cosa faresti se i “mostri” che ti danno la caccia fossero la perfetta copia di te stesso e dei tuoi cari?
Con questo interrogativo deve vedersela la protagonista Adelaide Wilson, interpretata da Lupita Nyong’o nel doppio ruolo di vittima e persecutore. Una performance che merita davvero un plauso, così credibile da far dimenticare che a recitare sia la stessa persona.

Dopo un episodio traumatico capitato nella sua infanzia, la donna torna nella sua vecchia casa lungo le coste californiane, per una vacanza con la sua famiglia, il marito Gabe (Winston Duke di Black Panther) e i due figli (Shahadi Wright Joseph e Evan Alex). Dopo una serie di inquietanti coincidenze, Adelaide sente che qualcosa di brutto sta per accadere.
Il suo presagio si realizzerà quando, al calare dell’oscurità, vedrà nel vialetto di casa quattro figure si tengono per mano. 

Da qui inizierà un incubo crescente, un alternarsi di sangue e ironia, fino ad un finale che lascerà tutti a bocca aperta.

2019-03-27T13:26:27+01:00