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‘Il territorio in tavola’, al Vinitaly sfida tra alberghieri del Lazio

VERONA – Roma e la sua campagna, l’Agro pontino, la Ciociaria, la Sabina e la Tuscia. Tutta la tradizione e l’eccellenza enogastronomia del Lazio protagonista del seguitissimo contest che ha visto cinque istituti Alberghieri della regione sfidarsi a colpi di tavole imbandite nel padiglione Lazio del Vinitaly, la fiera del vino in programma a Verona […]

VERONA – Roma e la sua campagna, l’Agro pontino, la Ciociaria, la Sabina e la Tuscia. Tutta la tradizione e l’eccellenza enogastronomia del Lazio protagonista del seguitissimo contest che ha visto cinque istituti Alberghieri della regione sfidarsi a colpi di tavole imbandite nel padiglione Lazio del Vinitaly, la fiera del vino in programma a Verona fino a domani.

Gli istituti Filosi di Terracina, Tor Carbone di Roma, Paolo Baffi di Fiumicino, Buonarroti di Fiuggi e l’Alberghiero di Ceccano si sono confrontati davanti a una giuria d’eccezione, formata da tre chef stellati, Antonello Colonna, Sandro Serva e Iside De Cesare, e due giornalisti enogastronomici, Fabio Turchetti e Antonio Paolini.

Sulle tavole imbandite le ragazze e i ragazzi hanno adagiato i prodotti tipici delle tradizioni laziali, dai carciofi ai kiwi, dall’olio all’immancabile vino, dalla ricotta ai tozzetti, ma anche la mozzarella di bufala e la porchetta. Dopo un’attenta analisi degli allestimenti, i giudici hanno decretato vincitrice la tavola dedicata all’Agro Pontino preparata dagli studenti dell’Istituto Tor Carbone di Roma, che riceveranno un riconoscimento di 500 euro da girare alla scuola. In più, altra novità in questa edizione, i tre chef selezioneranno uno o una dei partecipanti al contest per un periodo formativo e di pratica nei loro ristoranti.

Questa è un’idea che abbiamo costruito in questi anni– ha detto il presidente di Arsial, Antonio Rosati- perché tutto quello che vediamo qui fa parte dell’Economia della bellezza e risponde al nostro assillo di creare occupazione e ricchezza e dare la possibilità ai nostri ragazzi di trovare un buon lavoro, che gli dia dignità e, possibilmente, anche gioia“.

2019-04-09T12:50:33+02:00