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Adolescenti e sessualità: il parere dell’esperto

L'intervista al ginecologo Giuseppe Montesano

CATANIA – “Gli adolescenti sono poco informati sulla sessualità e sui metodi contraccettivi, manca il supporto della scuola e, spesso, un dialogo aperto con i genitori”. Ad affermarlo, Giuseppe Montesano dottore specializzato in ginecologia ed ostetricia con indirizzo della fisiopatologia della riproduzione umana. Il ginecologo catanese – intervistato dalla Dire- fa riferimento ai ragazzi di entrambi i sessi, dai 13 anni ai 19 anni, che ricorrono ad internet come fonte d’informazione, non sempre attendibile.

“Molti giovani hanno la percezione che è la sessualità sia qualcosa di astratto- dice Montesano- e la vivono solo come atto sessuale. All’età di 13/14 anni si affronta il rapporto sessuale in modo inconsapevole, soprattutto da parte dei ragazzi. L’uomo è quello che si rivolge meno ad un medico o ad un adulto. Le ragazze tendono ad aggiornarsi di più. Un’informazione capillare farebbe vivere il loro approccio con la sessualità in modo più sereno, senza patemi d’animo”.

– Gli adolescenti hanno cambiato il loro modo di vivere la sessualità negli ultimi anni?

‘C’è una maggiore emancipazione rispetto a qualche decennio fa, soprattutto in Sicilia dove sono sopravvissuti più certi retaggi culturali. Fino a poco tempo fa, sarebbe stato inconcepibile parlare di sesso con i propri genitori. Oggi, è frequente che siano le madri ad accompagnare le loro figlie dal ginecologo, per un’informazione idonea a far sì che la sessualità venga vissuta in modo sano e sicuro’.

– Quali sono le più frequenti malattie sessualmente trasmissibili?

‘Rimangono frequenti la candida, la tricomonas, le epatiti, la pediculosi, la gonorrea, la sifilide, la clamidia, infezione quest’ultima che se non trattata in tempo, può causare complicanze future nella fertilità. Tra tutte, la più nota e temuta e’ l’HIV. Oggi, inoltre, si pone una particolare attenzione al papilloma virus umano (Hpv), maggiormente diffuso tra i giovani. L’Hpv può determinare l’insorgenza di tumori alla cervice uterina, tumori anali, oro-faringei. Rispetto al passato, sono, infatti, cambiate le abitudini sessuali nella donna e più di frequente vengono praticati i rapporti anali e la fellatio. Tutto questo, dal punto di vista oncologico ha fatto puntare l’attenzione ad un piano vaccinale ai ceppi del virus potenzialmente oncogeni. L’Hpv 16 e 18 sono i ceppi più ad alto rischio oncogeno. Il piano vaccinale contro il papilloma virus è aperto agli adolescenti già dal dodicesimo anno di età per entrambi i sessi e sarebbe opportuno anche per tutte le donne e gli uomini oltre i 25 anni, che vivono rapporti sessuali frequenti promiscui. Oggi oltre il vaccino bivalente esiste il tetravalente ed il 9-valente’.

– L’aborto è ancora oggi una pratica diffusa?

‘L’aborto fa parte della sessualità della donna. Sarebbe auspicabile che per interrompere volontariamente una gravidanza ci si rivolgesse a strutture sanitarie adatte e non in sedi non autorizzate, diventando pratiche illegali. Io stesso raccolgo richieste da parte di giovani donne di abortire in modo rapido e indolore. È una procedura chirurgica non esente da rischi. Per la propria sicurezza è bene rivolgersi ai centri autorizzati’.

2019-05-03T12:19:38+02:00