hamburger menu

Una cassetta degli attrezzi ideale per i social media manager: ecco Spidwit

Al suo interno è possibile trovare le migliori notizie quotidiane del settore di interesse, immagini con cui creare in pochi click post grafici completi di testo

ROMA – Come si comporta un professionista della comunicazione digital quando deve programmare il proprio lavoro? Quali sono i contenuti maggiormente ricercati per la creazione di piani editoriali sui canali social? E quali scelte premiano in modo più consistente in termini di interazione con il proprio pubblico di follower?

A queste e molte altre domande cerca di dare una risposta Spidwit, (https://www.spidwit.com/), piattaforma italiana con 25mila utenti iscritti e collaborazioni attive con aziende del calibro di Fastweb e Telecom. 

Da una ricerca condotta dall’azienda sugli utenti iscritti alla piattaforma, sono emersi una serie di dati, utili soprattutto per chi sta muovendo i primi passi nel tracciare e costruire la presenza social della propria attività imprenditoriale o azienda.

Dove, cosa e quanto pubblicare?

In un panorama digital sempre più vasto e in continuo fermento è facile perdere l’orientamento e rischiare a volte di creare contenuti poco efficaci o coinvolgenti.

La ricerca di Spidwit evidenzia il primato di Facebook quale social network più utilizzato dal 79,2% degli utenti coinvolti.

Segue LinkedIn con il 10,9% e che si dimostra essere uno dei social network sui quali le aziende stanno iniziando a scommettere sempre più.

Fanalino di coda, invece, per Twitter che con il suo 9,87% chiude la classifica.

Categorie con più condivisioni e pubblicazioni

Spidwit, inoltre, ha rilevato e analizzato venti diverse categorie tematiche dei post maggiormente utilizzate dagli iscritti. La piattaforma infatti ha il merito di fornire quotidianamente notizie quotidiane del settore di interesse, immagini con cui creare in pochi click i post grafici completi di testo e infine foto libere da copyright da utilizzare per la creazione dei propri materiali.

La categoria Social Media (che riguarda le notizie relative al mondo dei social) risulta quella più usata dall’8,46% degli utenti.

Sul podio anche la categoria food, ristoranti e pizzerie con il 7,71% e infine la sezione dedicata alla pubblicità, comunicazione e marketing con il 7,41%.

La tipologia di post più condivisa continua ad essere quella legata ai link ad articoli e notizie, su Spidwit usata dall’81% degli utenti, a cui seguono quelli contenenti immagini (17%) e infine post testuali (2%).

Frequenza media: meno di due post a settimana

Grazie alla sua comoda funzione di programmazione rapida del post, Spidwit ha anche monitorato e analizzato la frequenza di pubblicazione dei suoi utenti.

Il 42% pubblica meno di due post a settimana, contro un 33% che al contrario pubblica dai 2 ai 5 post sempre nell’arco di sette giorni.
Solo il 26% invece pubblica settimanalmente un numero di contenuti superiore ai cinque.

Interazioni con il pubblico: quali contenuti scegliere?

Dalla ricerca effettuata su un campione di 100 post per ognuna delle venti categorie in esame è emerso che le immagini create direttamente dall’utente, ad esempio foto scattate dal business owner, sono quelle capaci di creare maggior interesse con una media di 3,3 interazioni per contenuto.

I contenuti che contengono un link, inoltre, risultano essere uno di quelli maggiormente capaci di creare engagement con il pubblico con una media di 2,13 interazioni.

In ultimo non mancano mai le immagini con frasi motivazionali, un contenuto ormai quotidiano caratteristico di moltissimi profili aziendali, capaci di creare 2,9 interazioni di media per singolo post.

Come nasce Spidwit

Fornire a ogni social media manager una “cassetta degli attrezzi” per svolgere al meglio la propria professione: è questa la missione di Spidwit (https://www.spidwit.com/). Al suo interno è possibile trovare le migliori notizie quotidiane del settore di interesse, immagini con cui creare in pochi click post grafici completi di testo e infine foto libere da copyright da utilizzare per la creazione dei propri materiali. Quest’ultime sono anche suggerite in base agli eventi del giorno.

Non manca inoltre la funzione di programmazione rapida dei post, che consente quindi di lavorare comodamente su un’unica piattaforma senza doversi “spostare” su un altro tool per la fase finale di pubblicazione.

Eppure inizialmente Spidwit doveva essere altro, come spiega Antonio Parlato, 42 anni, fondatore della piattaforma ricordando l’avvio del progetto.

“La prima idea di Spidwit è nata nel 2014. All’epoca lavoravo per Nokia ed era il periodo in cui si respirava aria di cambiamento. Inizialmente volevamo costruire una sorta di magazine online, ma con il passare del tempo l’idea si è evoluta molto, fino a sfociare poi nel prodotto che offriamo oggi.”

Ma come si è arrivati alla versione attuale della piattaforma?

Dopo la prima idea, concretizzatasi nel 2014, Antonio Parlato non smette mai di rielaborare il progetto. È nel 2015, dopo un anno dalla prima bozza, che viene lanciata la prima versione di Spidwit vera e propria.

“Il primo anno è servito per passare da quello che era un magazine semantico, nel quale venivano proposte delle notizie ordinate per argomento, ad un contenitore di contenuti, che può essere utilizzato per la gestione di canali social”, spiega Antonio Parlato.

Concretamente, l’azienda offre un servizio dedicato sia a liberi professionisti che ad agenzie di social media marketing, orientato alla proposizione di contenuti che facilitano l’attività e la gestione delle pagine social.

Da dove nasce questo bisogno? “Non è raro vedere aziende e lavoratori autonomi lanciarsi nel mondo dei social media, per poi abbandonarlo in breve tempo per un’assenza di contenuti.

Spidwit vuole essere la risposta a questo problema, fornendo quotidianamente materiale testuale e visivo in target (chiaramente non protetto da copyright)”, risponde Antonio Parlato.

Un’azienda che continua a crescere e che guarda anche all’estero. Nel 2017, Spidwit vede l’ingresso in azienda di un gruppo di angels investors e di Digital Magics.

L’interesse da parte degli investitori ha fatto avvicinare all’impresa anche due colossi come Telecom e Fastweb, che hanno inserito Spidwit ed il suo servizio all’interno delle proprie offerte rivolte ai business. Attualmente, sono oltre 25.000 gli utenti attivi sulla piattaforma, principalmente in Italia, con però qualche presenza anche all’estero.

Di questi, la maggior parte sono proprio i liberi professionisti, che grazie a Spidwit possono mantenere e sviluppare una presenza costante sui social senza rimanere mai a corto di idee. Un esempio? Grazie ad un pratico chatbot è possibile selezionare il proprio campo di interessi e ricevere, ogni giorno, un’immagine in target da postare sulla propria pagina social. Nei piani futuri dell’impresa è presente l’obiettivo di espandersi in Spagna e negli Stati Uniti, portando il proprio servizio anche all’estero.

2019-05-08T16:55:28+02:00