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L’esperienza del parto: dall’immaginario al reale.

Come sarà il parto? Quanto sarà doloroso? Quanto durerà il travaglio? Questi ed altri interrogativi ben presto, nel corso della gravidanza, si affacciano alla mente dei futuri genitori che si accingono a vivere l’esperienza del parto. Fortemente simbolico e dal grande valore rituale, il parto è un momento significativo, magico, il culmine del processo della […]

Come sarà il parto? Quanto sarà doloroso? Quanto durerà il travaglio? Questi ed altri interrogativi ben presto, nel corso della gravidanza, si affacciano alla mente dei futuri genitori che si accingono a vivere l’esperienza del parto.

Fortemente simbolico e dal grande valore rituale, il parto è un momento significativo, magico, il culmine del processo della maternità e della paternità. È il momento in cui il bambino, per lungo tempo immaginato e fantasticato, diviene reale. È una nuova dimensione che la mamma e il bambino sono chiamati a sperimentare, una dimensione di passaggio tra una condizione di fusione dovuta alla crescita del piccolo all’interno del grembo materno ad una condizione di separazione. Il parto, quindi, rappresenta in qualche modo una cesura, un punto di confine tra un prima e un dopo. Un “prima” dove il bambino è vivo nei pensieri e nei desideri della coppia, nelle loro fantasie e nelle loro paure, nella scelta del nome e del luogo in cui nascerà, ed un “dopo” che implica il costituirsi di un nuovo equilibrio interno.

La madre ben presto dovrà confrontarsi con modifiche su più livelli: individuale, sociale, ma innanzitutto emotivo. Il cambiamento interno, profondo che accompagna il momento del parto, il diventare in maniera concreta madre è senza dubbio una dimensione non solo biologica ma è connotata affettivamente, ed è una fase molto importante e delicata che va riconosciuta e compresa in tutta la sua potenza. Si parla, quindi, di una dimensione affettiva che circonda l’evento del parto.

Se guardiamo al passato riscontriamo che il parto era considerato una faccenda prettamente femminile dalla quale gli uomini erano, generalmente, esclusi; oggi invece la situazione è mutata nel tempo e possiamo riconoscere che sempre più spesso i papà diventano parte attiva importante e di grande sostegno durante il travaglio. La coppia genitoriale, quindi si vede riunita a vivere il delicato momento del parto e saranno chiamati a gestire cambiamenti interni ed esterni in funzione di un nuovo assetto.

Se da un lato la gravidanza dà il tempo alla futura madre di preparare al neonato un suo spazio fisico nel mondo reale, dall’altro nella maggior parte dei casi consente alla madre di riorganizzare i suoi spazi interiori, di creare nelle menti della coppia genitoriale uno spazio adatto a contenere l’idea di un bambino e di loro stessi come genitori.

In questo senso i nove mesi di gestazione rappresentano una risorsa importante: il tempo, infatti, aiuta la mamma e in generale i futuri genitori a creare quel luogo interno necessario per accogliere un figlio ed iniziare ad averne cura.

Lo sapevi che…

Nella tribù degli Himba, in Namibia, i neonati vengono dipinti di colore rosso. Oltre a prevenire le punture di insetti e a proteggere dal sole, questo rituale ha un significato simbolico. Il colore rosso, infatti, in Africa è il colore della maturità: il neonato che viene colorato entra ufficialmente a far parte del mondo.

Il 14 maggio del 1939 Lina Medina, una bambina di 5 anni, mise al mondo il suo piccolo Gerardo. I suoi genitori notarono uno strano gonfiore all’addome e preoccupati che potesse trattarsi di una forma tumorale decisero di portare la figlia dal medico. Il responso fu scioccante: la protuberanza era dovuta alla crescita di un feto.

In uno studio del 2010 di Kashanian, sono stati studiati gli effetti del sostegno continuo alle donne durante il parto da parte delle ostetriche, confrontandolo con il sostegno discontinuo generalmente di routine. I due gruppi erano costituiti ognuno da 50 donne che non avevano seguito nessun corso prenatale. I risultati mostrano che la durata della fase attiva del travaglio e di espulsione e il numero di interventi con taglio cesareo sono significativamente minori nel gruppo seguito continuativamente rispetto al gruppo di controllo.

Dubbi e domande…

Lola, 26 anni
Sono entrata nel settimo mese l’idea del parto sta diventando un pensiero fisso che mi preoccupa moltissimo. 
Giusy, 24 anni
Sono al sesto mese di gravidanza e da diversi giorni sto discutendo con il mio ragazzo sulla possibilità o meno che frequenti anche lui il corso pre-parto…


Il travaglio di Rachel in questa divertente puntata della serie tv Friends

2020-04-21T07:10:09+02:00