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23 maggio, dall’aula bunker all’albero Falcone: studenti in corteo

PALERMO – ‘Palermo è nostra e non di cosa nostra’. È il grido che ha accompagnato il corteo di studenti che questo pomeriggio ha attraverso Palermo per raggiungere l’albero della legalità, in occasione delle celebrazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci. Con loro anche il presidente della Camera, Roberto Fico, Maria Falcone, sorella […]

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PALERMO – ‘Palermo è nostra e non di cosa nostra’. È il grido che ha accompagnato il corteo di studenti che questo pomeriggio ha attraverso Palermo per raggiungere l’albero della legalità, in occasione delle celebrazioni per il XXVII anniversario della strage di Capaci. Con loro anche il presidente della Camera, Roberto Fico, Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia e Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia. Il corteo è partito dopo gli interventi istituzionali nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, e ha percorso le strade principali della città al grido di ‘Giovanni e Paolo’.

Migliaia gli studenti che hanno cantato e ballato sulle note di ‘Pensa’ e ‘Cento passi’. “Giovanni è ancora vivo e si sta avverano il suo desiderio di portare avanti le sue idee”, ha detto Maria Falcone dal palco allestito sotto l’albero che porta il nome del magistrato. A salutare i ragazzi anche il cantante Anastasio, che ha animato la piazza con due brani, un suo testo ispirato a ‘Rosso malpelo’ e una cover di ‘Generale’ di Francesco De Gregori. Con la tappa sotto l’albero Falcone e il minuto di silenzio alle 17.58, ora della strage, si è conclusa la giornata della legalità.

“Palermo è questa- ha detto Federico Cafiero De Raho- anche da morto Falcone continua ad essere vivo. Le mafie verranno sconfitte e voi siete la dimostrazione più bella che questo avverrà”. La nave della legalità ripartirà ora da Palermo per tornare a Civitavecchia, ma la lotta alla mafia proseguirà il suo viaggio grazie all’impegno e alle speranze dei giovani studenti.

 

Partito il corteo degli studenti

Palloncini tricolore, striscioni che inneggiano alla legalità, cori per ‘Giovanni e Paolo’ e i consueti lenzuoli bianchi fuori dalle finestre, simbolo della lotta alla mafia. È partito a Palermo il corteo degli studenti che dall’aula bunker raggiungeranno l’albero della Legalità di via Notarbartolo, li’ dove si trovava la casa di Giovanni Falcone, del quale oggi ricorre il 27esimo anniversario dalla morte. Alla testa del corteo, Maria Falcone, sorella di Giovanni, accompagnata dal presidente della Camera, Roberto Fico, dal procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho e dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

Il corteo si è fermato per qualche minuto davanti all’istituto Vittorio Emanuele III, la scuola balzata agli onori delle cronache per la sospensione della professoressa colpevole di non aver vigilato su un lavoro dei suoi studenti in cui venivano accostate le politiche razziste del Ventennio fascista con quelle dell’attuale Governo. Studenti e docenti dell’istituto sono scesi anche loro in strada per unirsi alla manifestazione.

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2019-05-23T19:02:09+02:00