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Ultimate frisbee, sempre più giovani per la disciplina nata in Usa

Intervista a Davide Morri, tecnico della federazione italiana flying disc

ROMA – “Il Frisbee è uno sport altamente educativo a livello scolastico, non ha l’arbitro, è di facile apprendimento, si gioca cinque contro cinque e da due anni e’ stato inserito nei programmi del Miur ha preso molto piede in Italia negli ultimi quattro anni”. Sono le parole di Davide Morri, tecnico della federazione italiana flying disc e membro della commissione sviluppo che alla Dire ha spiegato la crescita di questa disciplina.

L’Ultimate frisbee è nato alla fine degli anni sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si è diffuso in tutto il mondo. Nel nostro paese la Fifd è stata fondata nel 1979 e comprende dieci discipline. La federazione promuove numerose iniziative nelle scuole e nelle associazioni sportive e ricreative, dove gli istruttori del settore tecnico federale impartiscono lezioni di frisbee come attività complementare o alternativa agli sport praticati durante le ore di educazione fisica.

“Abbiamo duemila tesserati- ha proseguito Davide Morri- non sono tanti, ma soprattutto nel nord è in fase di sviluppo e sta crescendo anche al sud”. In collaborazione con le associazioni affiliate e con i centri di formazione sportiva, la federazione italiana flying disc, promuove la diffusione degli sport con il disco nei centri scolastici italiani attraverso la formazione degli insegnanti di educazione fisica e attraverso progetti educativi nelle scuole medie e superiori. La diffusione è forte anche in campo universitario.

Dopo un progetto pilota di collaborazione tra CUS Bologna e Fifd, oggi si è giunti ad un protocollo di diffusione dell’Ultimate frisbee in alcuni atenei italiani. È uno sport di squadra aerobico e completo ma quello che lo rende speciale e’ l’assenza dell’arbitro, si basa sulla sportività, sul rispetto delle regole e dell’avversario. Quello che comunemente si definisce come ‘spirito di gioco’.

2019-05-27T17:24:20+02:00