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A Milano la prima tappa delle Summer School della Dire

Dal 24 al 28 giugno, tema della settimana il racconto di mafie e antimafia

MILANO – Ancora sette giorni di attesa, prima dell’inizio delle summer school targate Dire. Si parte lunedì 24 giugno con la tappa di Milano, nella sede del liceo Volta dove, fino al 28 giugno, dalle 10 alle 17, si terranno cinque giornate di formazione teorica e pratica per un’esperienza di giornalismo sul campo che coinvolgerà ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, tra i 15 e i 19 anni. L’iniziativa ha l’obiettivo di fornire ai giovani partecipanti una formazione specifica sul giornalismo in tutte le sue declinazioni, rendendoli partecipanti attivi dell’informazione, sia come fruitori che come produttori di notizie.

La summer school sarà anche occasione per lezioni di approfondimento e laboratori pratici dedicati alle varie tecniche di giornalismo: dalle agenzie di stampa alla carta stampata, passando per il fotogiornalismo, la radio e l’informazione multimediale. Per l’edizione di Milano il filo conduttore delle attività sarà il racconto delle mafie e dell’antimafia a Milano. Si comincerà con un incontro con ‘Libera’, la più grande associazione antimafia europea fondata da don Luigi Ciotti nel 1995, per proseguire con Cesare Giuzzi. Il cronista del Corriere della Sera è da anni impegnato a raccontare la presenza mafiosa, specie della ‘ndrangheta, sul territorio metropolitano. Sarà poi la volta della visita alla redazione di ‘Radio Popolare’, un’esperienza di giornalismo radiofonico unica nel suo genere, perché i ragazzi verranno accompagnati da Lele Liguori, già direttore della radio, da sempre attento a dare spazio a questi temi.

La chiusura sarà con un’altra esterna, a ‘Casa Chiaravalle’, attualmente il bene confiscato alla criminalità organizzata più grande della Lombardia, ora in gestione alla rete di imprese sociali ‘Passepartout’ con un progetto di accoglienza coordinato da Luca Ranieri. Prima proprietà di un usuraio narcotrafficante contiguo ad ambienti di ‘ndrangheta, oggi casa per famiglie svantaggiate sia italiane che straniere.

La Lombardia, infatti, è ormai considerata una regione a tradizionale insediamento mafioso, con una lunga tradizione di mobilitazione contro la mafia. Compito del giornalismo e dei futuri reporter, sarà anche riconoscere queste forme di potere sul territorio, imparare a raccontarle e soprattutto sapere individuare e costruire la notizia anche dove, apparentemente, la notizia non c’è. Un tempo si diceva che la mafia era una ‘emergenza nazionale’, ora è presenza stabile in pressoché tutte le regioni italiane: come cittadini, professionisti dell’informazione e aspiranti tali, è dovere di tutti esserne consapevoli e non girarsi più dall’altra parte.

Non poteva quindi che essere il ‘Volta’ la scuola ospitante: il liceo di via Benedetto Marcello, da sempre in prima fila nelle lotte per l’affermazione della giustizia sociale e la promozione di una cultura antimafiosa, sorge di fronte ai giardini che dal 1993, subito dopo le stragi mafiose del 1992, sono intitolati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I partecipanti incontreranno giornalisti, attivisti e coordinatori di esperienze di imprenditoria sociale che potranno raccontare loro come la stampa e il mondo del terzo settore si siano confrontati storicamente con la presenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

2019-06-18T10:12:34+02:00