hamburger menu

Tiger Day, oggi è la giornata mondiale delle tigri

7 vite quelle dei gatti, secondo le leggende, ma anche 7 cose che li accomunano alle tigri

Gatti e tigri condividono il 95% del loro DNA. Ma mentre i primi sono protetti e coccolati, i grandi felini rischiano l’estinzione. Il 29 luglio nel mondo si celebra il Tiger Day, una data scelta nel 2010 per aumentare la conoscenza sulle tigri, di cui restano appena 3.890 esemplari in tutto il pianeta.

Oltre che per l’utilizzo di sue parti nel mercato illegale, la tigre è vittima anche di un bracconaggio legato al conflitto tra il predatore e alcune attività umane, come l’allevamento e, in alcuni contesti, agli attacchi verso l’uomo stesso. Nel recente rapporto del WWF “The Way of the Tiger” si dimostra come proprio il bracconaggio sia, non solo la principale causa di morte delle tigri dell’Amur, ma anche una delle principali cause di conflitti con le attività umane.

L’obiettivo al livello globale è quello di raddoppiare il numero di esemplari rimasti in natura entro il 2022, e impedire che vengano ancora cacciati per le loro pelli, denti, ossa e altre parti che il fiorente mercato illegale sfrutta con la complicità di trafficanti e funzionari corrotti.
 
7 vite quelle dei gatti, secondo le leggende, ma anche 7 cose che li accomunano alle tigri

1. Piccole e grandi prede. Che si tratti di antilopi, cervi o porcospini per la grande e famelica tigre, o di topi, lucertole e uccelli per il piccolo e scattante gatto, la sostanza è la stessa: un grande fiuto, un’enorme attenzione ai più piccoli movimenti e la straordinaria capacità di avvicinarsi alla preda senza destare il minimo sospetto sono le virtù che rendono i nostri amici felini degli straordinari cacciatori. 

2. Gioco con la preda. I cuccioli di tigre giocano con la preda come farebbe un gatto col topolino, un modo per imparare le tecniche di caccia e di gestione della cattura.

3. Pulizia maniacale. Nella caccia è essenziale non lasciare alla vittima la possibilità di fiutarti in anticipo…ecco quindi per poter sfruttare al massimo l’effetto sorpresa, l’incredibile attenzione dei felini per l’igiene e la pulizia. Tigri e gatti possono passare le ore a leccarsi e lustrarsi, per una pelliccia a prova di “naso”.

4. Niente tracce. Un altro ottimo stratagemma per non dare segnale della propria presenza e giocare di anticipo sulle proprie vittime è quello di non lasciare dietro di se evidenti segnali di presenza: proprio per questo tigri e gatti amano seppellire, meglio ancora se sotto la sabbia o la terra, le proprie feci.

5. Segnali di accoppiamento. Nel folto della jungla, nelle savane asiatiche,  nelle foreste di mangrovie, oppure nelle strade urbane, nelle nostre case o al sicuro in un giardino, tutti i felini sanno bene come attirare un potenziale compagno nel periodo della riproduzione: tracce di urina, forti miagolii (o ruggiti nel caso delle tigri), scortecciamento di alberi (o divani nel caso dei gatti) sono tutti sistemi per attirare l’attenzione di un compagno con cui condividere l’avventura della riproduzione.

6. Amore di mamma. La mamma felino, come tutti sappiamo, sarà una straordinaria protettrice, nutrice ed educatrice: sia che si tratti di cuccioli di tigre o di cuccioli di gatto i piccoli cresciuti accanto alla mamma saranno capaci di sopravvivere nella foresta e nelle difficili città umane, imparando a cacciare qualunque cosa che si muova a portata dei loro artigli.

7. Le fusa. La tigre, tra i felini, è uno dei pochi che fa le fusa, esattamente come un gatto. Si pensa faccia parte del comportamento nuziale, cioè del corteggiamento, della relazione madre-piccoli, ma li può vedere con evidenza anche nei casi  in cui le tigri sono in cattività, quando hanno un rapporto affettuoso con il loro conduttore.

 

2019-07-29T09:25:14+02:00