★★★★★ 3/5
LIDO DI VENEZIA – Quanto è difficile diventare adulti quando si vive in una realtà che rifiuti con tutto te stesso? È proprio quello che David Michôd racconta in The King, film presentato ieri dal cast alla 76. Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Fuori Concorso. Il regista insieme al co-sceneggiatore nonché co-protagonista del film Joel Edgerton hanno deciso di affrontare, tra gli altri, il tema della responsabilità dei giovani attraverso la figura del re Enrico V. Mescolando Shakespeare con gli avvenimenti storici ne è uscito fuori un racconto realistico e attuale su Hal, interpretato dalla promessa del cinema internazionale Timothée Chalamet, principe ribelle e riluttante erede al trono inglese che ha voltato le spalle alla vita di corte e vive tra il popolo. Ma quando suo padre muore, Hal diventa Re Enrico V ed è costretto ad abbracciare la vita da cui aveva tentato di fuggire. Nonostante si senta fragile e smarrito, è proprio in questo momento che il protagonista deve imparare a prendersi le proprie responsabilità con l’apprendimento della politica di palazzo, il caos e la guerra che suo padre si è lasciato alle spalle e soprattutto deve capire di chi fidarsi e di chi no. A sostenerlo in questa sua nuova realtà che lo ha allontanato dalla vita trasandata del passato, c’è il suo amico e mentore più intimo nonché il cavaliere decaduto e alcolista John Falstaff, interpretato da un carismatico e accattivante Joel Edgerton.
“Avevo recitato l’Enrico V a teatro da giovane, quando avevo 25 anni. Mi piaceva quel mondo, e il lavoro con David ha riguardato l’evoluzione di questi personaggi e del protagonista nel diventare re”, ha raccontato Edgerton in conferenza stampa, a cui hanno preso anche il cast del film (Chalamet, Lily-Rose Depp, Ben Mendelsohn, Sean Harris, Tom Glynn-Carney e il regista. “Prima che io e Joel Edgerton decidessimo di ripercorrere la storia di Enrico V – ha spiegato il regista- non avevo mai pensato che un giorno mi sarei ritrovato a girare un film ambientato nel Medioevo. Quando però Edgerton me lo ha proposto, mi sono entusiasmato pensando alla versione che avrei potuto realizzare di Enrico V”. Una versione che, seppur con una partenza lenta, è stata coinvolgente, realistica, attuale che si è conclusa con una fine che vale tutto il film (per motivi di spoiler, non possiamo aggiungere altro). Inoltre, la visione del regista e dello sceneggiatore ha posto una riflessione su come “la guerra possa emergere dalle paludi del potere e della paranoia, dell’avidità e dell’arroganza, della paura e della famiglia”, ha dichiarato il regista. Questo è un aspetto che ha ben rappresentato il personaggio interpretato da un inaspettato ed esilarante Robert Pattinson, un delfino ‘dandy’ di Francia.
THE KING, Lily-Rose Depp al comando
La pellicola affronta anche la questione di genere attraverso Caterina, figlia del re di Francia, interpretata da Lily-Rose Depp (figlia del pirata più amato del cinema, Johnny Depp). L’attrice ha poche battute ma solo quelle parole ad aver dato al film un grande valore. La giovane donna, promessa sposa di Enrico V, si impone nella scena non come donna oggetto di compromesso per la pace ma come donna che esige il rispetto più di ogni altra cosa e come guida del protagonista, che ad un certo punto del film, si ritrova smarrito. Brava Lily- Rose e bravi Michôd ed Edgerton ad aver inserito un personaggio così nel film
Curiosità sul film: la scena del fango
Nel film, c’è una scena in cui tutti i soldati – compresi Chalamet ed Edgerton – sono impantanati nel fango. Spinti dalla curiosità, nel corso della conferenza, abbiamo chiesto ai due attori come è stato girare questa scena con la pesantezza delle armature:
“La scena del fango– ci ha raccontato Edgerton –è stata girata al nord dell’Ungheria. È stata dura girare questa scena nel fango, sia per il caldo sia per la pesantezza dell’armatura. Un giorno, durante le riprese, ho pensato ‘adesso annegherò nel fango’. Nonostante tutto ricordo quel momento con molta felicità ed emozione, soprattutto quando avevo la faccia completamente sporca di fango: è stato divertente perché è come se mi avessero lanciato una torta in faccia“.
Curiosità 2 sul film: la scelta degli attori giovani
Nel corso della conferenza, il cast ci ha spiegato che al tempo delle rappresentazioni shakesperiane non venivano scritturati attori giovani perché solo i performer più grande avevano, secondo la mentalità di quell’epoca, la maturità per interpretare al meglio determinati personaggi. In questo film, sia gli attori giovani sia quelli più maturi hanno saputo ben interpretare il proprio ruolo con credibilità e il talento che li contraddistingue.