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L’Aquila, Fioramonti: “Basta moduli provvisori, bisogna ricostruire”

Il ministro dell'Istruzione nel capoluogo abruzzese per l'evento 'Tutti a scuola'

L’AQUILA- “La nostra presenza qui è anche una testimonianza di responsabilità. Dopo 10 anni le parole non contano più. È inaccettabile che dopo tutto questo tempo non si sia ripartiti. Soprattutto per quanto riguarda il contesto scolastico”. Così il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti intervenuto a l’Aquila poco prima dell’evento ‘Tutti a scuola’, l’appuntamento con cui si festeggia l’inizio del nuovo anno scolastico. Quest’anno l’iniziativa si svolge nel capoluogo abruzzese in ricordo del terribile sisma che ha colpito la zona nel 2009.

“Io ho chiesto una totale inversione di tendenza, un cambio di passo- continua il ministro- È anche vero che la difficoltà della ricostruzione prevede molti livelli di governance, quindi non è responsabilità di qualcuno in particolare. Ma resta il fatto che una persona seria dopo 10 anni non può far altro che evitare troppe parole, ascoltare e prendersi la responsabilità di cambiare le cose”

“Il messaggio è a tutta la scuola nella sua generalià’- sottolinea Fioramonti- che è importante per lo sviluppo economico del Paese e per rivitalizzare e rilanciare i territori. La nostra presenza qua non è simbolica ma è una presenza in punta di piedi, perché veniamo da 10 anni di un terremoto devastante dove ancora, purtroppo, la capacità di ricostruzione soprattutto dei plessi scolastici lascia molto a desiderare”.

“Il premio di oggi- prosegue il ministro- va alla scuola aquilana, agli studenti aquilani, ai cittadini, ai docenti e a tutti coloro che si sono spesi in questi anni per far ripartire la città e far riportare le persone a vivere in questo contesto. È un messaggio che va da L’Aquila a tutto il Paese”.

Infine, ha concluso il ministro, “per quanto riguarda la ricostruzione ci sono una serie di interventi di emergenza per cui alcuni fondi sono stati stanziati. Io farò in modo che da subito ci sia un legame molto diretto con chi si occupa della ricostruzione, ma questa è una competenza che spetta ad un commissario. Noi ministeri siamo di supporto e dobbiamo lavorare in maniera coordinata. Spero che questa sia l’ultima volta che un ministro dell’Istruzione e un Presidente della Repubblica debbano fare una inaugurazione dell’anno scolastico all’interno di un modulo provvisorio”.

2019-09-16T15:22:12+02:00