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L’amore ai tempi del veganismo.

Il XXI secolo sarà forse ricordato come il secolo dei continui ed altalenanti cambiamenti inerenti la cultura, la società, le mode, la filosofia di vita e le nuove tecnologie. Se da una parte il consumismo e l’innovazione tecnologica sono in continua crescita, dall’altro sembra esserci la necessità e il bisogno di trovare e tornare al […]

Il XXI secolo sarà forse ricordato come il secolo dei continui ed altalenanti cambiamenti inerenti la cultura, la società, le mode, la filosofia di vita e le nuove tecnologie.

Se da una parte il consumismo e l’innovazione tecnologica sono in continua crescita, dall’altro sembra esserci la necessità e il bisogno di trovare e tornare al contatto con la natura e ad un ambiente sempre meno contaminato. I movimenti a favore di un nuovo stile di vita, rivolto soprattutto alla salvaguardia dell’ambiente e al rispetto degli animali stanno sempre più affermandosi nel panorama attuale coinvolgendo sempre più persone, dal vegetarianismo alla nuova tendenza del veganismo e alle tante altre filosofie di vita sembra proprio che le abitudini e lo stile di vita dell’attuale società stia profondamente cambiando.

Se la filosofia vegetariana si ritrova in tutte le civiltà e in tutte le epoche storiche: nei testi dell’antico Egitto e dell’antica Grecia, nelle parole di Buddha e in quelle di molti pensatori della filosofia occidentale, come Leonardo da Vinci o Rousseau, la filosofia vegana ha una storia relativamente più recente. Lo stile di vita vegano prevede non solo il divieto assoluto di mangiare carne o pesce ma anche tutto ciò che ha origine animale quindi uova, latticini, latte.

E’ uno stile di vita ben preciso e che influenza non solo le abitudini alimentari ma anche altre aree come quella sessuale. Diviene quindi fondamentale, per i vegani, fare attenzione ai prodotti utilizzati: vengono banditi tutti i profilattici che derivano da processi chimici che prevedono dei test sugli animali, inoltre il materiale latex, il più diffuso nella fabbricazione dei condom, può contenere lattosio e/o caseina. Per ovviare a questo nascono le prime aziende che certificano i loro prodotti come assolutamente privi di tale sostanze e non testati su animali. Le stesse regole valgono per la scelta della pillola e dei sex toys quest’ultimi non solo devono devono rispondere al dettame di non sfruttamento animale ma devono essere prodotti esclusivamente con materiale vegetale ed essere privi di petrolio, dannoso per l’ambiente.

Oltre a ciò l’attività sessuale troverebbe dei benefici con un a dieta vegana, secondo PETA i vegetariani/vegani sono più sani, nella maggior parte dei casi, anche più snelli e fisicamente attivi e quindi con molta probabilità hanno maggiori possibilità di avere una vita sessuale attiva e soddisfacente rispetto ai non vegetariani/vegani. Questo perchè gli effetti negativi, nel sangue, di alti livelli di colesterolo “cattivo” influenzano non solo la funzione cardiovascolare, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Sexual Medicine sia uomini che donne possono sperimentare su se stessi una diminuzione del flusso sanguigno al clitoride, pene e vulva a causa della costrizione dei vasi sanguigni, rendendo l’attività sessuale oltre che difficile anche meno soddisfacente a causa di una desensibilizzazione del tessuto cavernoso degli organi sessuali.

Lo sapevi che:

A Berlino è stato aperto il primo sexy shop vegano al mondo “Other Nature”, precisamente nel quartiere Kreuzberg.

Ad aprirlo sono state due donne Sara ed Anne, il loro intento sembra quello di unire l’utile al dilettevole, il sesso fa bene e se si rispetta l’ambiente e la natura il connubio diviene perfetto! All’interno del negozio si possono quindi trovare oggetti erotici realizzati tutti con lo spirito e la filosofia vegana ma potremmo dire totalmente ecosostenibile. Le fruste e le cinture non sono di pelle ma sono realizzate da un’artigiana berlinese che ricicla camera d’aria delle biciclette. Preservativi e gel lubrificanti non contengono additivi animali. Anche i vibratori sono al cento per cento ecologici, realizzati ad hoc da una scultrice della capitale tedesca.

Anne Potts, ricercatrice dell’Università di Canterbury e direttrice del Centro neozelandese di studi umani e animali, riporta nel suo studio intitolato «Consumi senza crudeltà in Nuova Zelanda. Rapporto nazionale sulle prospettive ed esperienze di vegetariani e di altri consumatori etici», l’esperienza e la vita di un singolare gruppo di abitanti totalmente immersi nella filosofia vegetariana/vegana. Il gruppo è stato individuato grazie a una serie di interviste condotte a campione su 157 persone. Una chiacchierata sui massimi sistemi, dalle preferenze sui consumi alle abitudini sessuali. Ebbene, i vegan, vegetariani particolarmente ortodossi che, oltre alla carne, rifiutano anche uova e formaggi, si sono detti, in linea di massima, contrari a mescolarsi, anche solo per una notte di sesso, con chi mangia carne!!!Non è tuttavia una ripugnanza istintiva, dettata dalla differenza di gusti e abitudini, è una scelta ideologica. Molte donne, infatti hanno ammesso di essere attratte da persone che mangiano carne, ma di non voler avere nulla a che fare con loro.

Sembra che il primo uomo ad avvicinarsi anzi a condividere appieno una dieta vegetariana fosse stato Pitagora, la sua scelta sembra essere stata più di tipo etico che alimentare; ricordato soprattutto per il suo “teorema” egli elaborò anche la dottrina della metempsicosi, ossia la reincarnazione delle anime.

Dubbi e domande…

F, 18 anni
Il problema di cui vi voglio parlare è che mio fratello mangia di nascosto, e mangia davvero tanto…
Rathild, 17 anni
Non so davvero da dove iniziare, ma posso dire che il tema principale è la grandissima difficoltà nel mangiare…


Nel film “Polizia vegana” si fa un pò d’ironia sull’alimentazione vegana…

 

2020-09-22T08:55:41+02:00