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Presentato il business education program dell’Ucbm di Roma

Emilio Billi, fondatore A3cube: "Studiate in Italia per realizzare i vostri progetti"

ROMA – “La mia carta vincente è stata il curriculum di studi che ho avuto in Italia. Studiate in Italia e guardate all’estero per costruire qualcosa di bello per il nostro Paese”. Per Emilio Billi, fondatore di A3Cube e padre dei supercomputer di ultima generazione, non ci sono dubbi: l’università italiana è in grado di fornire tutti gli strumenti per realizzare i propri progetti.

Billi è intervenuto all’incontro ‘Ride your tech revolution-Reshaping skills and knowledge through lifelong learning’ parlando di formazione, aggiornamento professionale e adeguamento delle competenze ai cambiamenti in corso nel mondo del lavoro. Negli spazi di ‘Copernico Repubblica’, l’Università Campus Bio-Medico (Ucbm) di Roma ha presentato alle numerose aziende presenti il ‘Business education program’ della facoltà di Ingegneria, un’ampia offerta di corsi su materie specifiche come cyber security, resilienza delle produzioni, elettronica, ingegneria chimica, nanotecnologie, intelligenza artificiale e strumentazione biomedica.

Per Emilio Billi, tornato in Italia dopo dieci anni di sviluppo della sua impresa nella Silicon Valley, l’università deve accrescere l’apprendimento degli studenti attraverso un vero e proprio cambio di mentalità: “Bisogna investire in conoscenza, non solo accettare il cambiamento ma conoscerlo, sia in senso tecnico sia manageriale. Dobbiamo lavorare più in sinergia con gli enti di ricerca e le università che di conoscenza si occupano ogni giorno per distinguere cos’è la realtà che ci aspetta da ciò che non ha a che fare con il futuro”.

Il rettore dell’Ucbm, Raffaele Calabrò, ha ricordato come “in una società sempre più tecnologica le esigenze occupazionali si stanno modificando e questo comporta cambiamenti anche nelle esigenze formative. Dobbiamo porre attenzione ai bisogni delle persone e delle aziende e lavorare insieme per sostenere laureati e professionisti nel costruire e migliorare il loro percorso professionale”.

Dai progetti di ricerca fino al trasferimento tecnologico la scelta dell’università Campus Bio-Medico di Roma è quella di rafforzare il rapporto con le imprese in ottica moderna, come ha spiegato il direttore generale di Ucmb, Andrea Rossi: “Il nostro desiderio è proprio quello di fare un passo verso le imprese, migliorare il rapporto con loro, interagire e capire le sfide future per vivere insieme questa grande fase di rinnovamento del lavoro”.

Per questo l’università Campus Bio-Medico di Roma ha aperto uno spazio presso Copernico Repubblica dove ospiterà i suoi corsi, come ha ricordato il vice presidente Davide Lottieri: “Abbiamo deciso di avere un luogo per le nostre attività nel cuore della Capitale di forte interrelazione e contaminazione con il mondo delle imprese, e quindi abbiamo deciso di collaborare con Copernico e renderci ancora più vicini ad esse”.

Una sinergia fortemente voluta anche da Copernico che, da fornitore di ambienti per lo smart working, ha sottolineato il valore di questa scelta con Roberto Guida, amministratore delegato di Rome Innovation Hub: “È la prima volta che un ateneo decide di uscire dalla aule universitarie per contaminarsi con un ambiente differente, in grado di arricchirlo: parliamo di contaminazione con piccole e grandi imprese, stakeholders che possono contribuire a migliorare l’erogazione del servizio tipico delle università, la qualità della ricerca scientifica, a immaginare scenari comuni, a migliorare la formazione e l’aggiornamento professionale e manageriale”.

2019-10-11T14:09:21+02:00