3.5/5
ROMA – ROMA – Diversità e amore, maternità e inclusione. Questi i temi trattati in Maleficent – Signora del Male (dal 17 ottobre al cinema), film di preapertura di Alice nella Città (17-27 ottobre). Diretta da Joachim Rønning, la pellicola non è il miglior live-action della Disney ma in compenso è un’esplosione di messaggi positivi. Rispetto al primo capitolo, il secondo approfondisce, primo fra tutti, il tema della famiglia in ogni sua forma e questo rende il sequel un esempio di inclusione al tempo stesso ‘fantastico’ e reale. Ed è proprio il forte legame tra la fata madrina Malefica (Angelina Jolie) e Aurora (Elle Fanning) e l’amore per il regno di Regina Ingrith (Michelle Pfeiffer) a mostrare le varie sfumature del significato di ‘famiglia’, che “non dipenda solo dal sangue – ha raccontato la Jolie in occasione della premiere del film a Roma – attraverso la mia esperienza (adozione ndr.) ho avuto una comprensione maggiore del mio personaggio”.
Sull’onda dei messaggi positivi, nel film, animato da un cast stellare accattivante e azzeccato, si parla anche di rispetto non solo verso il prossimo ma anche verso l’ambiente. Maleficent 2 è decisamente una pellicola giocosa e magica necessaria in questo periodo in cui i grandi valori sembrano aver perso il loro posto nel mondo.
Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer a Roma
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Maleficent 2, la storia
Diretto da Joachim Rønning, Maleficent 2, è ambientato diversi anni dopo il primo capitolo, uscito nel 2014, e continua a esplorare il complesso rapporto tra Malefica e Aurora (interpretata da Elle Fanning). Il loro legame, nato prima da un tradimento poi dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è forte. Ma nonostante tutto c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le creature magiche. L’unica speranza di unire questi due mondi in bilico, è il matrimonio tra Aurora e il Principe Filippo (interpretato da Harris Dickinson). A minare questa unione però, è la Regina Ingrith (madre di Filippo).
