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Vaccino per il tumore al seno: novità nel campo della sperimentazione

La ricerca in campo oncologico è tra le più vivaci in tutta l’area medica. Arriva oggi dagli USA la notizia che un vaccino contro la proteina Her2, messo a punto dai ricercatori della Duke University, ha mostrato risultati incoraggianti in uno studio su 22 donne con recidiva di tumori che iper-esprimono la proteina Her2. Il […]

La ricerca in campo oncologico è tra le più vivaci in tutta l’area medica. Arriva oggi dagli USA la notizia che un vaccino contro la proteina Her2, messo a punto dai ricercatori della Duke University, ha mostrato risultati incoraggianti in uno studio su 22 donne con recidiva di tumori che iper-esprimono la proteina Her2. Il vaccino in particolare è riuscito a bloccare la crescita del tumore e a migliorare la sopravvivenza in alcune pazienti, mostrandosi efficace contro le ricadute dei tumori della mammella, definiti Her2 positivi (che sono particolarmente aggressivi e rappresentano circa il 30% delle forme totali di carcinoma al seno).

Il vaccino, denominato GP2, è costituito da un vettore virale neutralizzato, in grado di trasportare l’informazione genetica che attacca le proteine Her2. Una volta somministrato, colpisce le proteine Her2 espresse dalle cellule tumorali, scatenando contro di esse un attacco da parte del sistema immunitario.

La sperimentazione con il vaccino GP2 è stata coordinata da un’équipe dell’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas. Ma il farmaco è stato “testato” anche in diversi centri europei, su 180 donne complessivamente, con un’età media di 51 anni. Il GP2 è uno dei pochissimi vaccini di questo tipo in avanzata fase di sperimentazione, e ha dimostrato di essere sufficientemente sicuro e in grado di intervenire con efficacia sui tumori che iper-esprimono il gene Her2 (questo gene “produce” una proteina che porta lo stesso nome e che rappresenta un importante fattore di crescita per le cellule. Se è alterata, può favorire la nascita del tumore).

I risultati migliori sono stati ottenuti su donne che erano state operate per carcinomi con una forte “espressione” del gene Her2 (queste pazienti hanno fatto registrare un’assenza completa di ricadute dopo 34 mesi, se prima della vaccinazione erano state trattate anche con l’anticorpo monoclonale trastuzumab). Il vaccino è comunque risultato efficace, ma in grado inferiore, anche sulle donne con livelli più bassi di Her2. Il vaccino è “mirato” contro un peptide (un frammento di proteina) presente solo sulle cellule tumorali, e aiuta i linfociti T citotossici CD8+ (“poliziotti” importanti del nostro sistema difensivo) a identificare e distruggere il carcinoma.

Lo sapete che…

Ormai da anni i farmaci anti-Her2 vengono utilizzati con successo nel trattamento dei tumori della mammella che iper-esprimono questa proteina; purtroppo con queste terapie è comune il fenomeno della farmaco-resistenza. Per questo i ricercatori di tutto il mondo sono alla ricerca di alternative, di nuove opzioni terapeutiche.

Testato su modelli animali, il vaccino ha indotto una importante riduzione di volume del tumore.

Tra il 2012 e il 2015, il vaccino è stato sperimentato su 22 pazienti, in alcuni casi singolarmente, in altri affiancato alle tradizionali terapia anti-Her2. In 7 delle 22 pazienti si è assistito ad un arresto della crescita del tumore e in due delle donne trattate si è ottenuta una stabilizzazione della malattia.

Dubbi e domande…

Mariangela, 16 anni
Tutti i ceppi della mia famiglia hanno avuto il tumore al seno, ho paura..
Francesca, 17 anni
La mia paura deriva dal fatto che la mia bisnonna, mia nonna e anche mia madre sono state malate di tumore al seno… 


Nel film “Tutto andrà bene” Penelope Cruz interpreta una donna-mamma alle prese con il tumore al seno…

2020-10-19T17:39:52+02:00