hamburger menu

Studenti del Lazio depongono fiori a foiba di Basovizza

Iniziato viaggio ricordo voluto dal Consiglio regionale

Basovizza (Ts) – La visita alla foiba di Basovizza ha aperto il viaggio del Ricordo organizzato dal Consiglio regionale del Lazio con 120 alunni di 25 istituti superiori delle 5 province della Regione. Due ragazzi hanno deposto una corona di fiori tricolore ai piedi del monumento nazionale della foiba, rappresentato da un grande argano (sormontato da una croce) utilizzato per recuperare dai crepacci le vittime (prevalentemente cittadini italiani) dell’allora esercito jugoslavo del maresciallo Tito, che tra il 1943 e il 1945 ha tentato l’occupazione di questa parte d’Italia.

I consiglieri regionali Gianluca Quadrana (Lista Civica Zingaretti) e Daniele Giannini (Lega) hanno preso parte alla deposizione insieme al presidente del Consiglio del FVG, Piero Mauro Zanin, e all’assessore all’Educazione del Comune di Trieste, Angela Brandi e agli esuli istriani e fiumani, Lidia Bonaparte, Laura Calci e Tullio Poretti.

“Ai ragazzi vorrei dire che: ad ogni latitudine, ad ogni longitudine; di qualsiasi colore questi siano; l’odio, l’estremismo, sono mostri che dormono accanto a noi- ha detto Quadrana– Qui e ora, ne abbiamo un esempio infame e infamante; di una parte contro l’altra senza distinzione tra innocenti e colpevoli e dove la colpa diventa esistere. Siamo qui insieme, giovani e meno giovani, per ricordare e ricordarci bene, di lottare contro ogni forma di violenza. Quella che insanguinò queste terre fu cieca e disumana. Le donne e gli uomini non furono più esseri umani, ma simulacri da abbattere e annientare”.

Rivolgendosi agli studenti, Quadrana ha aggiunto: “A voi ragazze e ragazzi, cittadine e cittadini, del presente e del futuro, consegniamo il testimone. Perché quanto è accaduto non succeda più. Qui, e in nessuna parte del mondo. Amate la nostra patria italiana e costruite la nostra nuova patria europea; buttate giù i muri ed edificate ponti. Ricordate di portare un fiore per chi non c’è più, piangendolo e commemorandolo, celebrandone la memoria nel modo che li onora di più: costruendo una Repubblica migliore e più giusta”.

“Il fatto che voi, dopo avere fatto un viaggio di centinaia di chilometri, siate qui per loro è la più grande testimonianza che quel sacrificio non è stato vano ed è un monito verso il futuro”. Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, si è rivolto così ai 120 studenti delle 25 scuole superiori del Lazio che stanno prendendo parte al viaggio del Ricordo organizzato dal Consiglio regionale del Lazio.

“Abbiamo accolto 120 ragazzi del Lazio a rendere onore ai morti delle foibe. Sono lieto che il Consiglio regionale del Lazio abbia voluto organizzare questo viaggio qui- ha detto- Si possono leggere libri, ascoltare storie, ma venire sul posto tocca delle corde interiori che ci fanno dire ‘come è possibile che succeda questo’. Qui si è cercato di annientare con la violenza una intera comunità pensando che essa potesse sparire dal mondo. Se la infoibo, nessuno se ne curerà più, pensavano, ma e’ stata una sottovalutazione straordinaria. Hanno creato martiri, e loro parlano ancora”.

Il presidente ha sottolineato che “per alcuni anni sono stati dimenticati, ma l’orrore di aver fatto cose contro l’umanità viene alla luce e voi siete venuti a vedere che questa comunità non è annientata. Testimonia valori che non sono morti. Queste persone hanno rischiato di essere senza nome anche per la loro patria. Anche gli italiani li vedevano come persone che toglievano loro il lavoro: un sentirsi figli di nessuno”. Tuttavia “grazie all’umanità che vince sulla morte però oggi siamo qui, e questa è la più grande testimonianza che il loro sacrificio non è stato vano. Si è comunità nell’ascolto, non nella sopraffazione – ha concluso Zanin– Se siamo coscienti di chi siamo nessuno ci può togliere qualcosa”.

2019-10-21T15:04:50+02:00