ROMA – Casey Affleck chiuderà la 17ma edizione di Alice nella Città il 3 novembre. L’attore e regista sarà a Roma per presentare il film, dal 21 novembre al cinema con Notorious Pictures, e sarà protagonista di una masterclass con la giuria di #Alice2019 sul mestiere dell’attore. L’appuntamento con la premiere è per le ore 21.00 al The Space Cinema Moderno (Piazza della Repubblica, 43).
Light of my life, la storia
Il film racconta la storia di un padre e della sua unica figlia, di undici anni. Si nascondono tra boschi e case disabitate, dopo che un virus ha sterminato buona parte della popolazione femminile. La giovanissima Rag è costretta ad un vagabondaggio continuo e a fingersi maschio ogni volta che sarà costretta ad incontrare altri esseri umani, tutti uomini, resi brutali e senza scrupoli dalla mancanza di donne.
I numeri da record di #Alice2019
Bilancio decisamente positivo per Alice della città che ha registrato un incremento del 29% alle biglietterie (questo dato non comprende le proiezioni di Maleficent – evento di pre-apertura con con Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer – e di Light of My Life), 6000 biglietti in più rispetto al 2018, aumento record anche per gli accreditati: è stato registrato infatti un + 41%. Un incremento importante realizzato anche grazie al raddoppio delle sale e quindi all’aumento delle capienze, si è passati da 199 posti dello scorso anno ai 500 posti di quest’anno. Sono 120 le proiezioni della 17ma edizione di Alice, 25 in più rispetto al 2018.
Infine, le visualizzazioni sui social di Alice sono arrivate quasi a 1 milione e coprendo almeno 260.000 profili unici
“Al di là dei numeri che sono davvero sorprendenti abbiamo dimostrato di essere un festival che ha saputo far Festa“, hanno dichiarato Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, direttori di Alice nella città. “Nel tempo – continuano – siamo riusciti a costruire un rapporto diretto e autentico con tutto il pubblico, partendo dalle scuole, fino ad arrivare agli accreditati e alla critica. Alice è una casa che accoglie ed abbraccia il pubblico, avvicinando i più giovani al grande schermo e ai suoi protagonisti. Siamo convinti che la cultura debba essere un mezzo di inclusione sociale e che sia importante mettere assieme l’intrattenimento e la complessità dei temi”.