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Transito di Mercurio, come osservare l’evento astronomico dell’anno

L'evento si ripeterà solo nel 2032

Il più piccolo dei pianeti del nostro Sistema Solare è il protagonista dell’evento astronomico dell’anno. Oggi non perdetevi il raro transito di Mercurio di fronte al Sole: il prossimo sarà nel 2032.

In Italia il passaggio del ”messaggero degli dei” sarà osservabile l’11 novembre dalle 13:30 circa alle 18:04, con un culmine atteso per le 15.20.

Attenzione però!
Non bisogna mai osservare il Sole senza filtri o strumenti adeguati. Guardarlo a occhio nudo è estremamente pericoloso e può danneggiare la vista.
Per goderti il transito di Mercurio in tutta sicurezza e comodità puoi collegarti online sul portale del Virtual Telescope, che trasmetterà l’evento gratuitamente in diretta streaming.

Importanza scientifica

Il transito di Mercurio di fronte al Sole, oltre ad essere un affascinante evento astronomico, ha anche una grande importanza scientifica.

Il passaggio permette di raccogliere dati sull’esosfera del pianeta, ossia ciò che resta della sua antica atmosfera, un sottile strato di particelle che si ionizzano a contatto con il vento solare. Proprio dalle osservazioni storiche dei transiti si intuì che Mercurio doveva aver perso la sua atmosfera: fu il grande navigatore James Cook, scrutando il transito dalla Nuova Zelanda insieme al suo astronomo di bordo, il 9 novembre 1769, a vedere che il disco di Mercurio di passaggio sul Sole era privo di quel tipico alone luminoso che mostrano i pianeti con atmosfera.

BepiColombo

In passato (nel 2003 e nel 2006), inoltre, i transiti di Mercurio e Venere ci hanno aiutato a determinare la misura del raggio del Sole (696.342 km) con un’incertezza di soli 65 km.

Dalla Terra, è estremamente raro avere l’opportunità di vedere il passaggio di un pianeta davanti al Sole. Dal nostro punto di vista, sono osservabili solo i transiti di Mercurio e Venere. Nel corso del 21esimo secolo Mercurio transiterà 14 volte di fronte al Sole.

La passeggiata di Mercurio durerà quasi 6 ore. Il transito sarà ampiamente visibile dalla maggior parte della Terra, comprese le Americhe, gli oceani Atlantico e Pacifico, la Nuova Zelanda, l’Europa, l’Africa e l’Asia occidentale. Non sarà visibile dall’Asia centrale e orientale, dal Giappone, dall’Indonesia e dall’Australia.

Il transito di Mercurio

Poiché l’orbita di Mercurio è inclinata di 7 gradi rispetto al piano dell’orbita terrestre, il suo transito è visibile solo in due periodi dell’anno precisi: l’8 o il 9 maggio, e ancora sei mesi dopo, il 10 o l’11 novembre.

Quando si verifica un transito a maggio, Mercurio si trova nel suo punto orbitale più lontano dal sole (afelio) e più vicino alla Terra (perigeo).

Quando avverrà un transito a novembre come questo mese, invece, Mercurio sarà nel suo punto orbitale più vicino al sole (perielio) e più lontano dalla Terra (apogeo).

2019-11-11T14:51:43+01:00