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Da Caravaggio a Magritte, con gli studenti del ‘Mattei’ la fotografia è arte

Istituto di Caserta vince primo premio del concorso bandito dalla Camera di Commercio

ROMA – Pazienza, senso del limite, disciplina, rispetto delle scadenze e passione. Ci vuole tutto questo per imparare a ricreare fotograficamente l’opera pittorica di un grande artista. A maggior ragione se il confronto è con il gioco di luci e ombre presenti nel Bacchino malato di Caravaggio, nella Madonna di Antonello da Messina, negli Amanti di René Magritte o nella Ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer.

Riportare queste opere in vita non è fantasticheria, ma l’impresa realizzata da 20 studenti del quarto anno dell’Istituto Enrico Mattei di Caserta (Liceo Artistico e Istituto Professionale) presieduto dal professore Roberto Papa, che, carichi di coraggio e tanta voglia di apprendere, hanno vinto con il progetto ‘Quadri viventi’ il primo premio al concorso provinciale ‘Storie di alternanza’, bandito dalla Camera di Commercio di Caserta. Oltre le foto i ragazzi hanno prodotto anche il corto ‘Operatore fotografico di Tableau vivant’, in cui vengono messe a raffronto le opere autentiche e quelle riprodotte fotograficamente.

“L’esperienza è durata 4 mesi- racconta alla Dire Pietro Cavaso, professore di Matematica e referente dell’alternanza scuola lavoro dell’Istituto Enrico Mattei– è stato un semestre pieno di emozioni. I ragazzi hanno effettuato uno studio approfondito sugli schemi di luce, per ricreare in sala posa la luce presente nel quadro dell’artista. Si sono impegnati tantissimo, dovevano anche interpretare i personaggi dei quadri. Nel lavoro di messa in opera- precisa il professore- sono stati supportati dall’esperto esterno Stefano Cardone, fotografo dell’associazione Arrevuoto”.

I vari docenti coinvolti nel progetto hanno lanciato la sfida ‘Adotta un quadro’ per la selezione delle opere, con tanto di scelta delle stoffe dei costumi, della messa in scena e del trucco.

“Abbiamo assegnato un quadro a ognuno di loro, poi dagli studenti sono arrivate anche altre proposte. Gli Amanti di Magritte, ad esempio- ammette Cavaso– l’hanno scelto loro, corredandolo già di un piano di lavorazione”.

I giovani diciassettenni dell’Istituto Mattei studiano Storia delle arti applicate, ovvero l’arte visiva applicata ai diversi contesti.

“È un lavoro in cui devono imparare il rispetto delle scadenze- afferma il professore Cavaso– quindi diventa importante organizzare i compiti in modo che all’appuntamento successivo tutto sia pronto. Devono avere anche molta pazienza e questo significa sofferenza, devono sviluppare la capacità di saper aspettare e di continuare a lavorare perché prima o poi i risultati arrivano. Di sicuro il confronto con il concetto di pazienza è arrivato quando si sono misurati con la riproduzione fotografica del quadro di Caravaggio. In quel momento hanno capito che ci voleva tantissimo tempo per realizzare anche un solo singolo scatto”.

Cardone li ha aiutati sulla fotografia di scena.

“Ho insegnato loro com’è composta una sala da posa e gli attrezzi che contiene. I ragazzi hanno lavorato sulla temperatura colore, sulla luce pilota per direzionare la luce sul soggetto e rendersi conto dove cadono le ombre. Hanno appreso le tecniche di composizioni delle illuminazioni, come la luce laterale. All’inizio avevano paura- aggiunge il fotografo– c’è sempre il timore legato alla prestazione, ma per esorcizzarlo si ride spiegando che è normale”.

A motivarli poi sono stati i risultati.

“Questo progetto li ha incoraggiati sulle possibilità lavorative future- afferma Cardone– impegnarsi li aiuta a vedere il mondo meno competitivo, perché l’impegno paga”.

Di fatti l’istituto sotto la guida del dirigente scolastico Roberto Papa ha già avuto molteplici riconoscimenti.

“Non siamo a digiuno di premi- aggiunge Cavaso– siamo già stati premiati dal Ministero della Pubblica Istruzione per un corto sulla ‘sicurezza nella scuola’, il primo Premio nazionale ‘Scacco al bullo’ e creiamo anche molti poster come Agenzia Mattei, un progetto nato diversi anni fa in seno all’Istituto Enrico Mattei con lo scopo di creare un’agenzia di comunicazione sociale. A marzo 2020 ci aspetta una seconda edizione del concorso- conclude il professore- sarà uno stimolo a fare meglio per accedere alla competizione nazionale, alla quale, comunque, grazie al premio vinto, siamo già iscritti di diritto”.

2019-11-15T18:15:36+01:00