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Roma, alla ‘Pestalozzi’ il futuro è già in classe

Oggi l'open day al plesso dell'ic 'Regina Elena'

ROMA – “I genitori iscrivono i loro figli in una scuola al passo con i temi o meglio che li ha già superati. Siamo una scuola innovativa, non lo dice il dirigente scolastico ma lo dicono i risultati dell’Invalsi che valuta più che positivamente, con il massimo dei voti, i risultati raggiunti dai nostri alunni, che raggiungono livelli al di sopra della media nazionale, regionale e provinciale. Questo perché lavoriamo non solo sul piano didattico ma anche su quello emotivo”.

Sono le parole di Rossella Sonnino, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ‘Regina Elena’ di Roma in occasione dell’Open Day del plesso ‘Pestalozzi’ in via Montebello.

Una scuola multiculturale, che sostiene studenti e genitori nel percorso di crescita, affrontando insieme le difficoltà e valorizzando i talenti. Una scuola innovativa che ha scelto di superare gli spazi e la didattica tradizionale per avvicinarsi ai modelli europei di istruzione. Gli alunni infatti non hanno un’aula assegnata alla loro classe, ma si muovono a seconda della discplina raggiungendo l’aula-laboratorio dedicata.
Oltre alle materie classiche, affrontate con metodologie innovative, sono tanti i progetti e i laboratori: dalla musica all’arte, passando per il teatro e arrivando alla psicomotricità. Attività svolte insieme all’istituto di Ortofonolgia che è presente a scuola con esperti e psicoterapeuti dell’età evolutiva.

“Dare ai bambini altre opportunità grazie ai quattro laboratori settimanali che abbiamo avviato aiuta a migliorare l’apprendimento, grazie ad esperienze concrete che sviluppano la creatività e il pensiero”, ha sottolineato Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’età evolutiva e direttore Ido.

Alla ‘Pestalozzi’ inoltre si lavora tanto sull’integrazione e sull’inclusione. Una scuola davvero multiculturale dove le differenze vengono vissute come arricchimento e dove l’inclusione è reale. Da gennaio inoltre partirà un nuovo progetto per incentivare lo studio dell’italiano per stranieri e la presenza di mediatori culturali che potranno aiutare la famiglie.

2019-12-13T10:45:15+01:00