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RECENSIONE| Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, la forza sta nell’unione

Da oggi al cinema

ROMA – È il 1977 quando la saga di Star Wars, nata dalla mente di George Lucas, arriva al cinema con Guerre Stellari: Episodio IV. Oggi il lungo viaggio degli Skywalker si conclude sul grande schermo con l’ultimo capitolo della trilogia sequel targata Disney Star Wars: L’Ascesa di Skywalker diretto da J.J. Abrams, regista anche de Il risveglio della Forza per poi lasciare il posto dietro la macchina da presa a Rian Johnson per Gli ultimi Jedi. Nel cast del film, scritto da Abrams insieme a Chris Terrio, ritornano Daisy Ridley nei panni di Rey, Adam Driver in quello di Kylo Ren, John Boyega in quello di Finn e Oscar Isaac in quello di Poe Dameron, Domhnall Gleeson in quello del Generale Hux, Lupita Nyong’o in quello di Maz Kanata, Kelly Marie Tran in quello di Rose Tico, Mark Hamill in quello di Luke Skywalker, senza dimenticare la leggendaria e amatissima Carrie Fisher, nel ruolo del generale Leia Organa, scomparsa nel 2016. Un ritorno emozionante e fondamentale per l’Episodio IX reso possibile solo grazie ad alcune scene non utilizzate per i precedenti capitoli, come per esempio ‘Il risveglio della Forza’.

Se i primi due film della trilogia sequel Disney non sono stati particolarmente ‘stellari’, quest’ultimo capitolo convince. Il regista, oltre a farci godere di una messa in scena spettacolare, conduce lo spettatore nel viaggio verso una galassia lontana lontana attraverso duelli mozzafiato con le spade laser, astronavi che sfrecciano in ogni angolo della galassia, addii difficili, la lotta tra il bene e il male, missioni impossibili per tutti ma non per i protagonisti, gli irresistibili droidi – come BB-8, R2-D2 e gli ultimi arrivati D-O e l’irresistibile e incomprensibile fabbro dei droidi Babu Frik (uno spin-off su di lui: SUBITO!) – e colpi di scena emotivamente coinvolgenti, forse per distogliere l’attenzione su una sceneggiatura a tratti troppo semplicistica. Questo escamotage però, nel caso di Abrams, è risultato vincente. A lasciarci piacevolmente colpiti è anche e soprattutto la svolta che ha preso la storia. La maturità che ha raggiunto la narrazione spinge i personaggi al confronto e a tendere la mano verso l’altro ed è proprio qui l’elemento chiave dell’Episodio IX: la Forza che c’è in ognuno di noi diventa qualcosa di straordinario, come si vede nel film, quando la uniamo a quella degli altri. Una potenza capace di sconfiggere qualsiasi nemico.

Per quanto riguarda il cast, invece, Adam Driver vince su tutti. Il 2020 sarà il suo anno. Dopo il successo della sua interpretazione al fianco di Scarlett Johansson in Storia di un matrimonio (Marriage Story), in Star Wars 9 lo vediamo nel riuscitissimo Kylo Ren, figlio di Ian Solo e Leia Organa. In continua lotta (interiore) tra il bene e il male, lui è il personaggio che ci regala la miglior performance del film. Se suo nonno Darth Vader è passato dall’essere Anakin Skywalker al Lato Oscuro della Forza, Kylo, invece, torna alle origini: torna ad essere Ben Solo.

All’ultima edizione del Lucca Comics & Games abbiamo incontrato Joonas Suotamo, che interpreta Chewbacca dalla scomparsa di Peter Mayhew.

2019-12-18T23:23:46+01:00