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All’ISS studenti a lezione sui rischi dell’alcol

Una lezione sui rischi correlati all’uso e all’abuso di alcol soprattutto tra gli adolescenti. È iniziata così l’esperienza di alternanza scuola lavoro all’interno dell’Istituto superiore di Sanità per i ragazzi di 7 licei romani: il Socrate, il Peano, il Malpighi, il Keplero, l’Iss Croce Aleramo, il Cavour e l’Augusto. “Molto spesso le persone vogliono sentire […]

Una lezione sui rischi correlati all’uso e all’abuso di alcol soprattutto tra gli adolescenti. È iniziata così l’esperienza di alternanza scuola lavoro all’interno dell’Istituto superiore di Sanità per i ragazzi di 7 licei romani: il Socrate, il Peano, il Malpighi, il Keplero, l’Iss Croce Aleramo, il Cavour e l’Augusto.

“Molto spesso le persone vogliono sentire le cose che gli vengono dette – ha evidenziato Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale sull’alcol dell’Istituto Superiore di Sanità– è ovvio che può far piacere che una bevanda alcolica possa portare dei vantaggi, ma questo non è supportato dall’evidenza scientifica. Vale per il resveratrolo del vino e per lo xantumolo della birra, sono tutte astrazioni che non possono essere generalizzate, ma che vengono utilizzate come elemento di appealing verso i giovani. Io vedo che in altre parti del mondo che il bere per ubriacarsi è calato molto non è più considerato trendy. Ci sono ragazzi che hanno deciso che è più ‘figo’ saper cucinare, saper mangiare bene e nei Paesi mediterranei questo potrebbe prendere piede perché la nostra è forse la cucina più buona del mondo. Senza contare che il vino non fa più parte della piramide nutrizionale perché è una sostanza tossica, cancerogena, una sostanza che i minori, fino ai 25 anni, per gli effetti negativi che può avere sullo sviluppo della corteccia prefrontale va evitato. Non è una molecola per tutti”.

L’Istituto Superiore di Sanità ha sviluppato un programma ricco di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ex alternanza scuola lavoro, sin dal 2016 attivando una serie di attività in ambito scientifico in risposta alle esigenze delle scuole, con più di 28 mila ore offerte e il coinvolgimento di oltre 280 ricercatori. Un percorso in cui i ragazzi diventano consapevoli della realtà lavorativa della ricerca per la salute attraverso iniziative cresciute rapidamente grazie all’entusiasmo di tutti i protagonisti.

2020-02-04T09:07:46+01:00