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A Napoli il Safer Internet Day 2020, insieme per un web migliore

Azzolina: "Inseriremo tema dei media nell'educazione civica"

NAPOLI – Secondo il Global digital report, gli italiani passano 6 ore al giorno sulla rete, un dato che ha portato gli studiosi a coniare il termine onlife. Diventa sempre più importante, quindi, fornire gli strumenti per navigare in maniera sicura e consapevole. Ecco perché questa mattina studenti, youtuber, influencer, esperti e istituzioni si sono ritrovati al museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, a Napoli, per celebrare la giornata dedicata alla navigazione sicura: il Safer internet day 2020 (Sid). Un’occasione per riflettere sui rischi della rete e sulle sue mille possibilità, per capire come usare i social in modo corretto, e rendere la rete un luogo positivo e sicuro. Non a caso, il claim scelto è: ‘Insieme per un internet migliore’.

“La rete è un luogo dove si trovano sfide e opportunità, ma anche pericoli. Ma come facciamo a chiedere ai ragazzi di comportarsi in un certo modo se poi gli adulti stessi non lo fanno? Spesso anche i politici non danno il buon esempio- ha ricordato la ministra Azzolina, che ha partecipato all’evento– Nella lotta al cyberbullismo si sono fatti passi avanti grazie alla legge 71 del 2017. In questo momento in Parlamento c’è un ulteriore provvedimento per migliorare ancora di più l’azione di contrasto. Inseriremo la media education nell’educazione civica, affinché la scuola possa guidare i nostri ragazzi ad un uso positivo dei social media e della rete. Bisogna far capire loro che isolare un compagno, aggredirlo verbalmente o anche fisicamente, farlo sentire sbagliato, diverso, umiliarlo non sono semplici bravate”.

All’iniziativa hanno partecipato anche Daniele De Martino, del compartimento di Polizia Postale Campania, Viviana Gasperini, rappresentante del Garante della Privacy, Francesco Posteraro, commissario dell’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e Ilaria Antonini, capo dipartimento delle Politiche per la Famiglia. Oltre ai beniamini del giovane pubblico: Valeria Angione, Edoardo Mecca e i Fius Gamer. È intervenuta anche la ex senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della Legge 71/2017 di contrasto al fenomeno cyberbullismo.

L’evento è stato organizzato dal ministero dell’Istruzione, coordinatore del Safer Internet Centre italiano, il centro italiano per la sicurezza in Rete che promuove e supporta eventi a carattere locale su tutto il territorio nazionale, insieme ai partner del consorzio: l’autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, il ministero per i Beni e le Attività Culturali, gli atenei di Firenze e ‘La Sapienza’ di Roma, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la cooperativa Edi onlus, Skuola.net, l’Agenzia di stampa Dire e l’ente autonomo Giffoni Experience.

All’interno della manifestazione è stata presentata anche la ricerca di Generazioni Connesse curata da Skuola.net, Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ e Università degli Studi di Firenze, che ha intervistato più di 5mila studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Secondo i dati raccolti, 9 ragazzi su 10 raccontano di aver parlato con i docenti di temi legati all’educazione digitale almeno una volta. Fondamentale per una generazione in cui solo il 4% degli intervistati si definisce “poco connesso”. Secondo l’indagine, infatti, il 46% dei ragazzi sentiti dichiara di navigare 3-4 ore al giorno, il 23% addirittura 5-10 ore. Il 34% dei partecipanti alla ricerca è incappato in episodi di cyberbullismo. Di questi, il 77% li ha segnalati o ha chiesto consiglio a qualcuno su come comportarsi. Mentre il 39% degli studenti ha segnalato una fake news e l’ha eliminata dai propri social.

Tra i giovani adolescenti cominciano a fare effetto le campagne sull’uso consapevole della rete. La percezione dei rischi sale: 9 su 10 si dicono infastiditi quando, navigando, s’imbattono in episodi di cyberbullismo. Non bisogna però abbassare la guardia, perché l’educazione digitale aiuta studenti, insegnanti e genitori a prevenire o ad affrontare le situazioni più complesse. Durante la giornata è stata anche lanciata la nuova campagna di comunicazione per il mese della sicurezza in rete del Sid, che avrà come oggetto una webserie dal titolo ‘*We are fearless’: le storie di tre adolescenti che vivono momenti di difficoltà collegati alla gestione maldestra (diretta o indiretta) di dati e situazioni personali sui social o attraverso gli smartphone.

La ministra dell’Istruzione ha annunciato il vincitore del concorso “Il miglior web possibile” promosso dall’ente autonomo Giffoni Experience: l’iniziativa nata per promuovere spirito critico e riflessioni su tematiche quali sicurezza in rete, consapevolezza della propria identità digitale e rispetto dell’individuo online. Sono i ragazzi della V A dell’Istituto G. Falcone di Gallarate che avranno la possibilità di partecipare alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival.

2020-02-11T14:59:20+01:00