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VIDEO| Sant’Anna, Provenzano: ‘Eccellenze non restino isolate’

Consegnati i diplomi agli ex allievi. Tra questi, anche il ministro Giuseppe Provenzano

ROMA – Il Sant’Anna di Pisa consegna i diplomi agli allievi che hanno completato il percorso di studi universitari e di dottorato. Una “giornata di festa” come viene definita dalla rettrice della scuola universitaria pisana, Sabina Nuti, orientata a celebrare i risultati raggiunti, ma al tempo stesso proiettata verso la formazione delle nuove leve. 

Fra gli ospiti, oltre al rettore della Normale, al delegato dell’università di Pisa, al rettore dell’Imt di Lucca, spicca il ministro Giuseppe Provenzano. E proprio il titolare della delega al Mezzogiorno è protagonista di un fuori programma: è il primo, nel corso della cerimonia, a ricevere il diploma di dottorato, non avendolo ritirato fino a questo momento. Una presenza, la sua, che imprime un segno all’evento attraverso il messaggio che consegna agli allievi, che hanno appena completato un percorso di studi all’interno della prestigiosa realtà universitaria.

Studiare al Sant’Anna– afferma- è stata una grandissima opportunità che mi è stata data grazie a un concorso che gli studenti fanno ogni anno. Oggi sono felice di incontrarli. Vorrei dare loro un messaggio: provare a restituire al Paese una piccola parte che noi, che abbiamo fatto questa scuola, abbiamo ricevuto“.

Un concetto che parte da un’amara constatazione: “Spesso nel nostro Paese c’è una solitudine delle eccellenze. Eccellenza troppo spesso fa rima con eccezione. A questa parola– evidenzia- è capitato un destino un po’ strano come quello che ha accompagnato la parola merito o meritocrazia”. Il ministro vuole spronare gli ormai ex allievi a impegnarsi per costruire una democrazia matura, capace di includere: “Spesso ci limitiamo a dire che c’è un ritorno dell’analfabetismo funzionale. Immaginare una società fuori dai nostri meravigliosi acquari– ammonisce- popolata in questo modo e’ il segno di una rinuncia“. Il discorso di Beppe Provenzano è una chiamata a una missione: “Ci vuole libertà, ma anche responsabilità per restituire alla società, all’Italia, allo Stato anche una piccola, piccolissima parte del privilegio che ci ha dato“.

Per la rettrice Nuti la sua partecipazione “celebra un passaggio di testimone che dà il segno della continuità del nostro lavoro nel sistema Paese“. La volontà è di incamminarsi verso un futuro permeato da due dati di novità: i test talk in tutti gli atenei italiani che precedono l’effettivo svolgimento del concorso di accesso all’istituzione accademica di eccellenza di Pisa e il rimborso delle spese per gli studenti con un Isee basso che si cimentano nelle prove di ingresso. Una volta che gli studenti supereranno la soglia minima di punteggio prestabilita nei test talk, chiarisce Nuti, “potranno accedere al concorso vero e proprio che si svolge a Pisa ad agosto. Speriamo che in tanti provino a entrare, perché il Sant’Anna è una scuola che vuole valorizzare il talento e il merito a livello nazionale“.  Un compito che la scuola intende svolgere indipendentemente dalla condizione sociale di partenza dei giovani universitari. In tale ottica gli studenti di condizione economica più modesta si vedranno rimborsare le spese di viaggio e di alloggio durante le giornate del concorso. La misura, avviata in via sperimentale e con successo nel 2019, viene confermata quest’anno: “Rinforzeremo– assicura la rettrice- questo tipo di azione. Crediamo molto che quando il talento si sposa a politiche di mobilità sociale, diventa veramente un volano per lo sviluppo economico“.

2020-06-10T10:41:46+02:00