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Giornalismo e peer education: le idee della Consulta di Viterbo

L'intervista alla presidente Bianca Piergentili

ROMA – “Vorrei una scuola più inclusiva, che guardi non solo alle nozioni ma all’educazione del cittadino a 360 gradi. Quello che noi cerchiamo di fare come consulte”. Bianca Piergentili ha 16 anni ma le idee chiare: la scuola deve rinnovarsi, e per innescare il cambiamento non è sufficiente agire dall’alto, è necessario anche l’impegno degli studenti. Un impegno che Bianca porta avanti come presidente della consulta provinciale di Viterbo, per “dare il mio contributo al territorio”, come racconta a diregiovani.it.

“A livello territoriale stiamo cercando di portare avanti un giornalino online a cui potranno accedere tutti gli studenti della provincia- spiega la ragazza- vogliamo mettere in piedi una vera e propria redazione per offrire un’informazione che non sia solo quella scolastica, ma che riguardi anche argomenti che restano fuori dalla scuola. Un altro punto su cui lavoreremo- aggiunge Bianca- sarà la rappresentanza studentesca. L’anno scorso abbiamo istituito il premio Berlinguer per valorizzare le scuole della provincia che si interessano alla partecipazione degli studenti. Quest’anno vorremmo estendere il concorso a tutta la Regione, e organizzare nei prossimi mesi corsi per spiegare ai ragazzi come funziona la rappresentanza”.

Se le istituzioni non fanno abbastanza per coinvolgere gli studenti, ci pensano loro, quindi, a spiegare ai loro compagni come potersi attivare sul loro territorio. Attraverso la collaborazione con gli Uffici scolastici regionali, ma anche con i social media, per arrivare direttamente ai ragazzi. “Noi della consulta di Viterbo abbiamo un sito web, una pagina Instagram e una Facebook per diffondere tutte le iniziative che facciamo con grafiche e colori più immediati- commenta la studentessa- Vogliamo crescere ancora sui social per arrivare direttamente agli studenti, ma organizzare corsi e iniziative resta la base dalla nostra attività”.

Tra le tante proposte che la consulta di Viterbo porta avanti, anche quella della didattica tra pari. “Noi stiamo cercando di promuovere questa iniziativa all’interno di tutte le scuole della provincia- conclude Bianca- potrebbe essere davvero una buona iniziativa per creare coesione tra gli studenti e una forma di didattica alternativa. Dobbiamo adattarci ai tipi di scuola che ci sono già nell’Europa del Nord: c’è bisogno di un rinnovamento generale di tutta l’istruzione”.

2020-03-03T15:05:54+01:00