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Coronavirus, allo IUSS di Pavia 200 ore al giorno di lezione on line

Il racconto di un professore: "La didattica non si è fermata"

ROMA – “A parte la drammaticità dell’evento, questa crisi sanitaria sta portando un cambiamento positivo nel mondo accademico, che si è subito mobilitato con grande disponibilità e ha reagito in maniera collettiva. Abbiamo tutti continuato a lavorare per non rimanere indietro, e posso dire che non abbiamo perso neanche un’ora di lezione”.

Mario Martina, preside della classe di Scienze, Tecnologie e Società dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia racconta all’agenzia Dire i primi giorni di didattica a distanza nei giorni dell’emerga sanitaria che ha disposto la chiusura di tutte le scuole e le università.  Un cambiamento repentino che ha portato docenti e studenti a trovarsi catapultati in un’altra dimensione, ma che ha permesso anche un rinnovamento delle tecniche didattiche.

“Abbiamo subito agito in maniera coordinata e condivisa organizzando subito meeting e call online fin dal 28 febbraio- continua Martina– nel mondo della ricerca eravamo abituati già alle conference call, ma di certo non l’avevamo mai fatto in maniera sistematica, soprattutto per la didattica”.

Grazie alle piattaforme digitali, invece, il secondo semestre è partito in modo regolare garantendo a tutti gli studenti lezioni frontali e incontri con i docenti, negli stessi orari previsti dal calendario. E anche per i laureandi non ci saranno intoppi: le sedute si svolgeranno regolarmente, ma in streaming.

“Questa emergenza ha fatto entrare nel mondo accademico piattaforme che già utilizzavamo nella vita di tutti i giorni ma che facevano fatica ad entrare all’interno delle università- spiega il docente– per questo abbiamo avuto subito un riscontro positivo sia da parte degli studenti che dei docenti, che sono stati stimolati ad aggiornare i loro linguaggi”.

In questi giorni le attività online dello Iuss superano le 200 ore giornaliere di lezione, che mettono in contatto i 400 studenti con i 30 docenti della Scuola superiore. Tutte le attività avvengono online, anche gli esami, che si svolgono in via telematica. Allo studente basta mostrare il documento ai fini del riconoscimento, e sostenere il colloquio come se si trovasse davanti al professore.

“Chiaramente le attività in presenza è insostituibile perché al di là della lezione, c’è un mondo di interazione che è il requisito base perché avvenga il trasferimento della conoscenza- continua il professore- Ma il fatto di aver sperimentato questa modalità di insegnamento lascerà un segno, anche nel rapporto tra studenti e docenti, che grazie alle lezioni a distanza è diventato più informale. Adesso si entra nelle case e nelle vite di ognuno, e anche dopo, questo passaggio ha lasciato un senso più intimo di relazione”.

2020-03-16T09:04:14+01:00