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Quando mi arrabbio devo sfogarmi. Solitamente vado a correre ma…

Io sono una ragazza che parla sempre e spesso i miei genitori a fine giornata non mi sopportano più 🙂 ma è da circa 4 giorni che non parlo né ai miei genitori né a mio fratello perché non mi va e ogni volta che mi parlano, finiamo subito per litigare. Io vado in convitto […]

Io sono una ragazza che parla sempre e spesso i miei genitori a fine giornata non mi sopportano più 🙂 ma è da circa 4 giorni che non parlo né ai miei genitori né a mio fratello perché non mi va e ogni volta che mi parlano, finiamo subito per litigare. Io vado in convitto per cui non sono abituata a stare con i miei genitori tutta la settimana, e questa cosa mi opprime molto. In convitto vengo ascoltata dalle ragazze che vivono con me, ci divertiamo, abbiamo tutte la stessa età, mentre a casa vengo sempre criticata è visibilmente i miei genitori preferiscono mio fratello (19 anni) a me.
Lui è sempre il migliore in tutto, le cose che dice sono sempre più interessanti delle mie, nelle discussioni tra me e lui ha sempre ragione lui… Questa cosa mi fa sempre arrabbiare moltissimo e quando mi arrabbio devo sfogarmi perché mi viene voglia di spaccare tutto e solitamente vado a correre, ma non posso più farlo per cui non so come gestire la rabbia e il fatto di tenermela dentro potrebbe essere la causa per la quale non rivolgo più la parola alla mia famiglia. Quando sono in camera mia magari in chiamata con una mia amica rido e sono felice, quando vado anche solo a mangiare con loro, divento totalmente di malumore. Mi mettono ansia, rabbia e dispiacere e anche se ogni tanto provano a relazionarsi con me, c’è qualcosa che mi blocca e alla fine finiamo subito per litigare.
Non so come uscirne…
Ho anche tanto orgoglio, e questo non aiuta, ma non credo che sia la cosa da cui sorgono i miei problemi… Che ne pensate?
Grazie mille

Vale, 16 anni



Cara Vale,
sicuramente questo momento di convivenza forzata amplifica in maniera
esponenziale le dinamiche relazionali soprattutto in famiglia. Ci colpisce molto la doppia lettura che dai di te stessa, a scuola sicura, serena, divertente pronta a metterti in gioco e ad esporre e condividere le tue risorse; a casa invece sembri un riccio chiuso e barricato nel tuo guscio con gli aculei alti pronti a difenderti e a mettere gli altri a debita distanza.
Questo tuo continuo non sentirti accettata, all’altezza, questa specie di sfida con tuo fratello deve averti segnato molto, creato delle ferite profonde. Tu ti senti messa da parte perchè, ci sembra di capire, non percepisci fiducia e considerazione da parte dei tuoi genitori, e questo ti spinge a chiuderti fino ad essere scontrosa e ad attaccare le persone più vicine. Magari i tuoi genitori a loro volta sentono questa rabbia non sanno come accoglierla e si chiudono
lasciandoti stare. Si interrompe così la comunicazione e ognuno sembra
indossare un’armatura spessa per difendersi da ulteriori delusioni.
Come se tu sapessi che verrai delusa per cui anche se non succede nulla, si attiva quel vissuto di esclusione e di giudizio.
Immaginiamo sia davvero molto difficile, ma magari questo tempo necessariamente condiviso può aiutarvi a conoscervi meglio, può spingerti a prendere maggiori spazi e far conoscere a loro anche la tua grande allegria, la tua capacità di essere indipendente, le tue qualità più nascoste.
Lascia che la ferita si riempia anche di altro e non solo della rabbia e della frustrazione, concedetevi una possibilità di andare oltre.
Magari potresti cominciare a parlare un pò di come ti senti alla persona con cui hai maggiore dialogo che possa essere mamma o papà.
Raccontando di come a volte ti senti molto nervosa e arrabbiata perchè
hai paura di deluderli e di deludere te stessa, perchè ci sono volte in cui ti sembra che tutto e tutti remino contro di te.
Se la rabbia riesce lasciare spazio all’assertività e alla ironia riuscirai anche a far passare il tuo pensiero, le tue risorse piuttosto che solo un conflitto.
L’orgoglio spesso ci fa sentire protetti e forti, però probabilmente a volte ci isola ancora di più e mette a fuoco solo le nostre vulnerabilità piuttosto che le risorse.
Sicuramente è un momento difficile, tante paure emergono, la difficoltà di stare lontani dai propri amici, abitudini, e viene spontaneo chiudersi per non far entrare troppe informazioni. Altre volte accade che il senso di costrizione o la noia aumentino la frustrazione.
Per cui hai ragione bisogna trovare un modo per incanalarla meglio.
Sono partite sui diversi social diverse programmazioni online di fitness ed esercizi casalinghi condivisi che possono aiutarti magari a tenerti in movimento. Magari potresti rimediare una specie di sacco artigianale che ti aiuti a scaricare maggiormente la tensione. Puoi scrivere, dipingere, cucinare o trovare altre attività che riescono a rasserenarti.
E’ dura ma hai dimostrato di avere una grande forza, già scrivere ti avrà aiutato ad avere una maggiore consapevolezza sulle dinamiche e a capire che quando ci sentiamo feriti e arrabbiati spesso non riusciamo a vedere davvero cosa accade intorno a noi, perchè tutto sembra essere filtrato da quella sensazione di accusa e insicurezza. Abbi fiducia in te!
Facci sapere cosa ne pensi e se hai bisogno torna a scriverci.
Un caro saluto!
L’èquipe degli esperti!

2020-11-09T18:00:13+01:00