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Ho avuto il mio primo attacco di panico prima dell’emergenza…

Salve, sono una ragazza di vent’anni e vi scrivo perchè in questo ultimo periodo mi sento molto ansiosa e mi fisso su qualsiasi cosa. Prima che arrivasse quest’ultimo periodo di emergenza, a fine gennaio/ inizio febbraio ho avuto il mio primo attacco di panico: la sensazione che ho provato mi ha abbastanza sconvolta al punto […]

Salve, sono una ragazza di vent’anni e vi scrivo perchè in questo ultimo periodo mi sento molto ansiosa e mi fisso su qualsiasi cosa. Prima che arrivasse quest’ultimo periodo di emergenza, a fine gennaio/ inizio febbraio ho avuto il mio primo attacco di panico: la sensazione che ho provato mi ha abbastanza sconvolta al punto tale che ho paura che si verifichi nuovamente (anche se non è più successo). Era come se non potessi respirare, anche se so ovviamente che non può accadere. Questa situazione ero riuscita a gestirla continuando a fare i miei esami universitari e vedendo le mie amiche con qualche preoccupazione ma cercando di distrarmi il più possibile. Ma in queste ultime settimane di quarantena mi è difficile pensare ad altro e soprattutto mi fisso su qualsiasi sintomo di possibili malattie che potrei avere e ho persino paura di impazzire. Effettivamente sento costrizione al petto e mi gira la testa. Vorrei tanto uscire da questo circolo vizioso e mi dispiace molto sottoporvi il mio problema e occuparvi il tempo pensando che magari ci siano persone con problematiche più serie ma questa situazione non mi permette di concentrarmi su ciò che è veramente importante nella mia vita. Non mi sono mai rivolta a nessun specialista nella mia vita (anche perchè è un problema abbastanza fresco) e devo dire che mi spaventa anche un po’ e vorrei tanto che questa conversazione sia informale e che non vi siano obblighi da parte mia. Un saluto e vi ringrazio

Sara, 20 anni


Cara Sara,
non c’è nessun obbligo da parte tua, il nostro è un servizio a disposizione di tutti coloro che hanno una sofferenza, una problematica o che vogliono condividere una riflessione che gli sta a cuore. Non ci sono domande di serie A o serie B, rispondiamo a tutti con lo stesso interesse e impegno.
Ci dispiace per il tuo malessere, anche perché questo periodo di ritiro sociale e di cambiamenti radicali delle nostre abitudini non aiuta certo a stare meglio. Diciamo che se già prima esisteva una sintomatologia, come per esempio quella che descrivi tu: crisi d’ansia e un’elevata sensibilità emotiva, è molto probabile che in questo periodo si accentui.
Bisognerebbe sapere un po’ di più della tua vita pregressa prima della crisi d’ansia: se per esempio ci sono stati dei momenti difficili nella tua vita vita affettiva,
delusioni o per esempio se sei una persona piuttosto esigente nei confronti di te stessa, ecc.
Questo perché quando si presentano degli stati ansiosi così importanti che lasciano la paura che si ripresentino, è molto probabile che il tuo corpo e la tua psiche insieme ti stiano mandando dei segnali tipo richiesta di aiuto o attenzione. Quindi quello che puoi fare è ascoltare questi messaggi e, invece di scacciare i pensieri o metterli da parte, cercare di capire cosa ti stanno comunicando: quali sono le cose che ti fanno soffrire realmente o ti fanno stare a disagio, per esempio. Successivamente cercare di capire cosa invece ti fa stare bene: ascoltare la musica? Disegnare? Cucinare qualcosa o scrivere? Approfitta di questo periodo per cercare un’attività che ti aiuti a portare fuori i contenuti della tua ansia e se dovesse essere anche riscrivere a noi, puoi farlo senza nessun impegno.

Un caro saluto!

2020-11-09T17:21:57+01:00