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Mio figlio rimane chiuso in camera e si rifiuta di parlare…

Buongiorno, sono la mamma di un ragazzo che frequenta l’ultimo anno di alberghiero.Da quando è iniziato questo periodo di chiusura in casa, mio figlio rimane chiuso in camera e si rifiuta di parlare, in casa al momento siamo io e lui, ma non vuole parlare con nessuno, dice che non gli interessa niente, la mia […]

Buongiorno,
sono la mamma di un ragazzo che frequenta l’ultimo anno di alberghiero.
Da quando è iniziato questo periodo di chiusura in casa, mio figlio rimane chiuso in camera e si rifiuta di parlare, in casa al momento siamo io e lui, ma non vuole parlare con nessuno, dice che non gli interessa niente, la mia paura è che sia in depressione, come posso fare, se non vuole parlare?
Mi fa paura questa cosa.

Germana

Cara Germana,
grazie per averci scritto, comprendiamo la paura di una mamma che non sa cosa pensare e come agire di fronte ad una chiusura così forte del proprio figlio.
In questo periodo, alcune difficoltà che prima venivano forse celate dai ritmi incalzanti della vita, possono emergere e venire maggiormente allo scoperto.
Diversi ragazzi che, sia per il momento evolutivo, sia per altre circostanze, stavano attraversando un momento difficile, possono acutizzare o rendere più evidenti alcune disagi.
E’ importante dire che in adolescenza i ragazzi affrontano “stati depressivi”, sono chiamati a ridefinire la propria identità, ad abbandonare le certezze del mondo infantile, ad affrontare il cambiamento nel corpo e nella mente. Inoltre diventano consapevoli maggiormente delle difficoltà che gli stanno intorno, quelle familiari, ma anche quelle sociali. Tutto questo necessita
di un’elaborazione e la chiusura, a volte, è un modo per raccogliere le energie dentro di sé per farlo.
Solo una diagnosi accurata di professionisti può confermare o meno se si tratti di una vera e propria depressione.
Nel caso che lei ci descrive, forse può essere importante non sollecitare con forza la comunicazione, lasciando che si aprano dei momenti più spontanei di confronto. La comunicazione è sempre un fatto “a due”: quando i ragazzi percepiscono l’agitazione e la preoccupazione dei genitori, spesso si chiudono.
Potrebbe essere utile comprendere se il ragazzo mostra apertura verso i suoi amici o i compagni e se sta mantenendo con loro i contatti, ed eventualmente suggerire di farlo.
Può essere inoltre importante, se non lo ha già fatto, esprimere direttamente la sua preoccupazione e proporre al ragazzo di aprirsi, non necessariamente con lei, ma con qualche esperto anche online.
Un altro suggerimento che possiamo darle è quello di proporre di fare qualcosa insieme in cui non si debba per forza parlare, sollecitandolo alla partecipazione in qualche compito nella gestione della casa o facendo fare a lui qualcosa in cui è bravo e capace.
Il dialogo infatti potrebbe aprirsi a fronte della percezione del ragazzo di una minore pressione e preoccupazione.
Nella speranza di esserle stati di aiuto, restiamo a disposizione per qualsiasi altro dubbio o perplessità.
Un caro Saluto!
L’èquipe degli esperti


2020-11-05T12:46:38+01:00