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Palermo, preside ‘De Amicis’: “Rischio dispersione aumenta”

Intervista alla dirigente scolastica Giovanna Genco

PALERMO – A poco più di un mese dalla chiusura delle scuole in Italia, a causa dell’emergenza sanitaria provocata dal contagio da Covid- 19, disuguaglianze e isolamento didattico di alunni a rischio di dispersione scolastica, sono fenomeni che si stanno amplificando in modo inevitabile.

“La nostra è una scuola ad alto rischio di dispersione scolastica. Non tutti gli alunni hanno gli ausili tecnologici necessari per seguire la didattica a distanza. Spesso, in casa mancano pc e tablet, c’è chi ha un solo un cellulare da condividere con gli altri membri della famiglia e con una connettività limitata”.

A parlare è Giovanna Genco, dirigente del circolo didattico ‘E. De Amicis’ del quartiere Noce di Palermo, zona popolare dal contesto socio-economico più fragile, che ospita, inoltre, un elevato numero di minori stranieri. L’inclusione sociale è sempre stata il fiore all’occhiello della scuola palermitana, ma che in queste settimane di quarantena sta venendo messa a dura prova.

“Usiamo il registro elettronico per assegnare i compiti ai nostri alunni,– ha spiegato Erika Sichera, insegnante di terza elementare- ma su 17 alunni della mia classe solo 7 di loro hanno dato conferma di avvenuta ricezione. Moltissime famiglie stanno vivendo una grave situazione di emergenza economica. C’è chi ha perso il lavoro e nelle condizioni disperate che stanno vivendo, lo svolgimento dei compiti dei loro figli passa in secondo piano. Con le mie colleghe ci stiamo organizzando per attivare una sorta di classe virtuale su Whatsapp, canale con cui i ragazzi hanno maggiore dimestichezza. Un modo che potrebbe aiutarci a fare scuola e ad esserci per i nostri alunni”.

Degli 85 milioni di euro, previsti con decreto del 26 marzo dal ministero dell’Istruzione, a sostegno degli studenti sprovvisti di mezzi tecnologici e necessari per seguire le lezioni online, poco più di 10mila euro sono stati assegnati alla ‘De Amicis’:

“Sono fondi che utilizzeremo per acquistare tablet e accesso ad internet- ha fatto sapere Giovanna Genco- da mettere a disposizione, in comodato d’uso, di un centinaio di famiglie che ne hanno bisogno. Non risolveremo tutti i problemi, ma qualche risposta la daremo”. 

Un’altra preoccupazione per la dirigente scolastica siciliana sono le informazioni divulgate negli ultimi giorni sulla possibilità di non bocciare nessuno:

“Questo tipo di informazione non ufficiale, divulgata dal mondo dell’informazione, nei contesti sociali ad elevato rischio di dispersione scolastica, potrebbe essere interpretata come un’autoassoluzione per quei genitori che non riescono a seguire i bambini nello studio. Non voglio che passi questo messaggio, tutti gli sforzi che noi presidi e docenti stiamo facendo servono a garantire un percorso formativo ai nostri alunni, che non dev’essere interrotto. L’anno scolastico non è finito”.

2020-04-02T17:48:37+02:00