ROMA – ‘Ti mando un vocale‘. È questo il nome del nuovo progetto targato diregiovani.it e promosso nell’ambito di ‘Lontani ma vicini‘, la task force per le emergenze educative strutturata insieme all’Istituto di Ortofonologia di Roma nell’ambito delle iniziative promosse dal ministero dell’Istruzione per supportare famiglie, docenti e alunni durante la quarantena.
Con ‘Ti mando un vocale‘ vogliamo costruire una comunità di giovani voci che hanno voglia di tenersi compagnia raccontando come vivono questo tempo, come si sentono e a cosa pensano, quali sogni hanno nel cassetto per il post-emergenza. Pensiamo, in questo particolare momento di isolamento, a quante maestre e quanti maestri stanno registrando fiabe al telefono “per far sentire la nostra voce”, ed in generale a quanti speaker radiofonici, cantanti, artisti capita di affezionarsi soltanto per la loro voce.
E poi ‘chiudi gli occhi e ascolta’ non è forse ciò che sussurrano i genitori ai figli quando li mettono a dormire? È una singolare combinazione di emozioni e biologia a dare alla voce di ciascuno una caratterizzazione unica. Non ce n’è, infatti, una uguale ad un’altra ed è per questo che potremmo riconoscere qualcuno ad occhi chiusi, semplicemente ascoltandolo. Ecco perché i messaggi vocali nelle chat sono un’invenzione tanto banale quanto incredibile.
Li usiamo tantissimo, a tratti ne abusiamo persino, e non solo perché sono più comodi da inviare. Il vocale è ormai un simbolo generazionale di giovani e giovanissimi. E il motivo per cui lo è diventato, forse, c’entra qualcosa con le emozioni. Emoziona ricevere un messaggio vocale perché ci fa sentire più vicino al suo mittente che è lontano da noi, perché agisce come un regalo ancora da scartare, perché è un modo per ripristinare i contatti interrotti. Perché la voce comunica e arriva dritta al cuore.
Ogni settimana, verranno pubblicati sul sito diregiovani.it e sui canali social i vocali dei giovani delle scuole con cui la redazione lavora nell’ambito del progetto di giornalismo studentesco ‘La scuola fa notizia‘. Ma non solo.
La partecipazione è aperta a tutti e tutte i ragazzi che vorranno condividere le loro emozioni. I vocali, della durata massima di un minuto, possono essere inviati a [email protected].