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Paramount Pictures abbandona Martin Scorsese: il film costa troppo

Killers of the Flower Moon, questo il titolo del primo western del regista di 'Quei bravi ragazzi'

alla festa del cinema di roma martin scorsese premio alla carriera

ROMA – Dopo aver chiuso il suo filone cinematografico sui gangster con The Irishman, Martin Scorsese torna al cinema con il suo primo western, che si intitola Killers of the Flower Moon

Pensiamo sia un western, che racconta una storia ambientata tra il 1921 e il 1922, in Oklahoma“, ha dichiarato Scorsese in un’intervista a Cahiers du Cinéma. I personaggi del film sono certamente dei cowboy, che si muoveranno con i cavalli ma anche con le macchine. La pellicola-ha continuato- racconterà in particolar modo della tribù indiana degli Osage, alla quale è stato dato questo territorio orribile, che amavano perché pensavano che i bianchi non si sarebbero mai interessati a loro. Fino a quando non hanno scoperto il petrolio e, per circa dieci anni, gli Osage non sono diventati le persone più ricche della terra in quanto a reddito pro capite. Poi, come è accaduto nello Yukon e nelle regioni minerarie del Colorado, c’è stato lo sbarco degli avvoltoi, dei bianchi e degli europei e tutto è andato perso. Tutti coloro che erano dietro queste operazioni avevano così tanto potere che era più facile andare in galera per aver ammazzato un cane che un indiano”.

Stando a quanto riporta il Wall Street Journal,  la Paramount Pictures, inizialmente coinvolta in questo nuovo progetto del regista di ‘Quei bravi ragazzi’, ha abbandonato il film per i costi troppo alti. La pellicola supererebbe i 200 milioni di dollari. Attualmente starebbe in trattativa con Apple e Netflix. Questa è una storia che si ripete. La stessa cosa, infatti, è successa anche con ‘The Irishman‘ (presentato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma), che non avrebbe mai potuto vedere la luce se non ci fosse stato il grande e generoso supporto di Netflix: “La piattaforma di streaming – aveva dichiarato il regista in conferenza- ha finanziato totalmente The Irishman e ci ha concesso un ritardo di 6 mesi per la post-produzione”. Il film è fatto di rimandi al passato “ma io non volevo che degli attori giovani che interpretassero i protagonisti quando avevano 20-30 anni di meno. Volevo realizzare un film insieme ai miei amici. Quando mi hanno proposto di ringiovanire i personaggi non ero molto convinto perché ho pensato che Bob, Pacino e Pesci non si sarebbero mai messi in testa un casco con due mini telecamere e non si sarebbero mai fatti disegnare disegnare dei puntini su tutto il viso per fare qualcosa come la motion capture e diventare versioni più giovani di se stessi. Così è stata sviluppata una nuova tecnologia costosa che, grazie a Netflix, non avremmo mai potuto realizzare”. Si tratta di un sistema di telecamere e software sviluppato da ILM è stato in grado di catturare le espressioni facciali degli attori sul set a fianco di altri personaggi, senza l’uso di telecamere o segni visibili sul viso, e di ringiovanirli grazie alle loro versioni 3D computerizzate.

Killers of the Flower Mooncome Gangs of New York, parlerà della fondazione degli Stati Uniti:

Leonardo DiCaprio sarà il protagonista, Bob (De Niro) tornerà a interpretare William Hale, il re di Osage Hills, il responsabile della maggior parte degli omicidi. Il resto del cast, invece, sarà composto da attori nativi americani. È molto interessante riflettere sulla mentalità che ha portato a questo risultato. La storia della civiltà risale alla Mesopotamia. Gli Ittiti, invece, furono invasi da un altro popolo, poi scomparvero e in seguito furono assimilati, o meglio, assorbiti. È affascinante vedere questa mentalità che è riprodotta in altre culture, anche attraverso due guerre mondiali. Penso che sia una storia senza tempo. Quindi è questo è il film che proveremo a fare”.

Sceneggiato da Eric Roth e tratto dal libro ‘Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI’ di David Grann, il film era inizialmente atteso al cinema per il 2021. A causa dell’emergenza Coronavirus e con il conseguente blocco della lavorazione slitterà il debutto.

2020-04-10T16:04:14+02:00