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Task force emergenze educative in ascolto di studenti, docenti e famiglie

Webinar organizzato dall'Ufficio scolastico regionale della Basilicata con ospite il direttore dell'Istituto di Ortofonologia

ROMA – Un’emergenza diversa dalle altre, che non provoca lacerazioni come terremoti o calamità, ma rischia di far emergere problemi irrisolti nei ragazzi e all’interno delle famiglie, diventate terreno di scontri e nervosismi. Quella che stiamo vivendo è un’emergenza sanitaria che necessita di strumenti nuovi, e per questo l’Istituto di Ortofonologia (IdO) e diregiovani.it hanno messo in atto percorsi di supporto psicologico rivolti a docenti, genitori e studenti, nell’ambito della task force per le emergenze educative promossa dal ministero dell’Istruzione. Se ne è parlato questa mattina nel corso di un webinar organizzato dall’Ufficio scolastico regionale della Basilicata, che dall’inizio della crisi ha organizzato una serie di incontri online tra esperti e rappresentanti del mondo della scuola.

“Gli studenti stanno mantenendo vivo il contatto tra di loro e con i docenti attraverso la didattica a distanza, un filo che permetterà alla scuola di ripartire in maniera compatta e con continuità, a differenza degli altri settori- ha commentato Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta e direttore dell’Ido- ma i ragazzi avranno bisogno di un accompagnamento per tornare a scuola in serenità”.

A differenza di altre situazioni di crisi, quindi, l’emergenza Covid-19 non ha colpito direttamente le giovani generazioni, ma tante sono le ripercussioni psicologiche di cui potrebbero risentire.

“Stiamo tutti subendo uno stravolgimento dei nostri stili di vita e questo porta a uno stress emotivo e psicologico anche per i bambini e i ragazzi che stanno attraversando una situazione di incertezza e di timori- ha commentato Claudia Datena, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Basilicata- La scuola è impegnata in prima linea nella gestione di questa emergenza, e grazie alla didattica a distanza sta mantenendo viva e unita la comunità educante. Le iniziative della task force vogliono fare un passo ulteriore e offrire un supporto per integrare i percorsi didattici e offrire aiuto e assistenza ai ragazzi, ma non solo”.

La task force per le emergenze educative si rivolge infatti a docenti, studenti e famiglie attraverso più strumenti: il progetto ‘30 psicologi in ascolto‘ pronti a rispondere alle problematiche sviluppate a causa della quarantena; lo sportello ‘Ido con voi‘ con un’équipe di 40 medici, psicoterapeuti e terapisti della riabilitazione, e le attività ‘Lontani ma vicini‘ con sondaggi, concorsi, corsi di giornalismo rivolti a studenti e attività di formazione per aiutare i docenti a gestire questa fase così delicata.

“Gli insegnanti non devono sovraccaricare i ragazzi di compiti, questo non colma il vuoto didattico ma aumenta solo il distacco tra genitori e figli, tra studenti e scuola- ha aggiunto lo psicoterapeuta- non è importante darsi un obiettivo da raggiungere ma ottenere il risultato migliore possibile in questa situazione, che è mantenere vivo il rapporto con gli studenti. Anche cercando di capire come stanno vivendo i ragazzi questo periodo di reclusione in casa, dove c’è un tasso di litigiosità, nervosismo e aggressività estremamente elevato. E i docenti sono l’ultima risorsa che abbiamo, le ultime persone che riescono a dare consigli ai ragazzi in modo autorevole e farsi ascoltare, dobbiamo puntare su di loro e dargli strumenti per aiutarli a gestire questa situazione di difficoltà”.

Al webinar sono intervenuti anche Michele Masciale, dirigente scolastico dell’istituto ‘Gasparrini’ Melfi; Marta Nicoletti giornalista dell’agenzia Dire e diregiovani.it; il giornalista Enzo Argante e uno studente del ‘Gasparrini’, che ha voluto ringraziare dirigenti e istituzioni per la gestione dell’emergenza:

“riuscire a portare la scuola nelle nostre case è stato veramente innovativo, e la vicinanza dei nostri docenti è stata tanta- ha detto Antonio- adesso non sappiamo cosa aspettarci per l’esame di Stato, ma siamo pronti a qualsiasi evenienza. Quello che stiamo vivendo sembra un film, ma stavolta il finale possiamo deciderlo noi se siamo responsabili e rispettiamo insieme le regole”.

2020-04-15T14:42:38+02:00