LUCIO LEONI PARLA DEL BRANO “IL SORPASSO” feat. C.U.B.A CABBAL:
La distanza tra stato (inteso come istituzioni) e “stato dell’arte” è spesso determinata da quello che una società identifica in quanto problema.
Spesso il contesto istituzionale segnala come problematiche questioni ormai del tutto elaborate, metabolizzate e, a volte, persino convertite a risorsa dalla società, dal cosiddetto “paese reale”.
È il caso dei moti migratori e dell’integrazione di razze e culture che ancora oggi vengono raccontate come invasioni, o violazioni di chissà quale libertà, quando le nuove generazioni di qualsiasi colore o religione già vivono le une accanto alle altre nelle scuole o sui posti di lavoro; o delle questioni di genere e della libertà di scegliere come vivere la propria sessualità, argomenti ancora tabù per le vecchie generazioni mentre le nuove già vivono maniera del tutto coerente e serena qualsiasi direzione il proprio corpo avverta.
Tutto questo avviene, ovviamente, non senza difficoltà a causa proprio di quella distanza che esiste tra vecchio e nuovo, tra istituzione e cittadino, ma avviene, ed è inesorabile. La narrazione delle vecchie generazioni è superata da un pezzo dal mondo nuovo che avanza e che è molto più rilassato e libero di quanto si creda. Non solo, è anche bellissimo.