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Non vedo il mio ragazzo dal giorno 3 marzo 2020…

Buongiorno.Vi scrivo perchè in questa situazione di emergenza legata al CoVid-19 non vedo il mio ragazzo dal giorno 3 marzo 2020. Ci siamo salutati quel giorno come se dovessimo rivederci due giorni dopo o al massimo una settimana dopo, nessuno di noi si aspettava che quello sarebbe stato il nostro “ultimo” saluto e questa cosa […]

Buongiorno.Vi scrivo perchè in questa situazione di emergenza legata al CoVid-19 non vedo il mio ragazzo dal giorno 3 marzo 2020. Ci siamo salutati quel giorno come se dovessimo rivederci due giorni dopo o al massimo una settimana dopo, nessuno di noi si aspettava che quello sarebbe stato il nostro “ultimo” saluto e questa cosa ci ha segnato profondamente, perchè se avessimo avuto la consapevolezza che per più di due mesi non ci saremmo visti, di sicuro le cose sarebbero state diverse. In ogni caso, io abito a Milano, lui nella zona del Lago di Como, circa 30 minuti di macchina di distanza, una distanza che è veramente minima se si pensa che per andare da una zona all’altra del Comune di Milano ci si mette anche un’ora e mezza. Come tantissime altre persone, mi aspettavo che dal 4 maggio avrei potuto rivedere il mio ragazzo, che non è un mio parente e che non è un mio “congiunto” in quanto non ci sono né legami di sangue né legami legali, ma secondo quanto detto ieri dal Presidente, così non potrà essere. Qualcuno ha preso in considerazione le migliaia di coppie (anche di adulti) che per scelta non si sonno sposate e che quindi non hanno nessuna diritto? Mi sa di no. La lontananza fa male, fa stare male, la mancanza è pesante, fa piangere e ci sono momenti dove crollo e vorrei solo scappare, fregandomene di tutto. Ogni minimo problema diventa enorme, perchè una telefonata e un messaggio non sostituiscono un abbraccio, un bacio o una carezza e la cosa che mi fa più rabbia è che questi mesi non me li ridarà mai nessuno e nessuno mi ridarà mai tutto quello che ho perso in questi giorni di arresti domiciliari (perchè così si possono definire). Ciliegina sulla torta, a metà maggio dovrei festeggiare l’anniversario con lui, ma saremo distanti anche quel giorno e questa cosa mi fa male, mi fa arrabbiare, mi fa innervosire e non mi da pace. Sto resistendo, ma sono arrivata al limite e dopo esattamente 55 giorni di distanza io non ho più le forze. Studiare è impossibile perchè ci sono troppi pensieri nella testa, concentrarsi a leggere un libro anche, mi annoia persino giocare/disegnare/scarabocchiare/leggere gossip, mi annoia tutto, sono arrivata allo stremo e mi pare ridicolo che nessuno prenda in considerazione la situazione psicologica delle persone che da due mesi sono chiuse in casa, senza risposte, senza certezza, senza aiuti, senza chiarimenti e senza speranze. Ora, mi devo illudere che dal 18 maggio qualcosa cambierà? Devo fare un altro conto alla rovescia con la speranza che forse il 18 maggio io possa finalmente vedere la persona con cui condivido la mia vita da diversi anni? Oppure devo mettermi il cuore in pace e pensare che invece non lo rivedrò fino a giugno o addirittura a luglio? Chiedo aiuto a voi, perchè io davvero non so più da che parte girarmi e purtroppo, come me, tante altre persone, amiche e amici, sono nella stessa situazione, nessuno di noi ha più fiducia in niente e in nessuno. Grazie per l’attenzione. 

Anonima


Cara Anonima,
ci dispiace molto avvertire il tuo sconforto e la tua tristezza. Capiamo invece quanto sia dura soprattutto per i ragazzi non poter uscire e vedere i propri affetti, perchè gli affetti fondamentali nella vita, lo sappiamo bene, non sono solo quelli dentro casa! Purtroppo però abbiamo dovuto fare i conti con qualcosa di sconosciuto e sicuramente più grande di tutti noi. Non è facile sottostare a un periodo di quarantena senza sapere quando finirà, oltre tutto le vostre zone sono state colpite in maniera pesante. E’ normale, secondo noi, avere a questo punto della quarantena (quasi due mesi), momenti down sempre più frequenti. Dal 4 Maggio sarà possibile fare una passeggiata in più (con le dovute precauzioni), stando sempre a distanza di sicurezza ma questo fa pensare che presto potremo fare altri passi in avanti, uno dopo l’altro. Sappiamo che sembra poco e la normalità così lontana, ma cerca di pensare giorno per giorno a quello che puoi fare per cercare di rendere ogni giorno speciale: una sorpresa per il tuo ragazzo o qualcosa per te che ti aiuti a sentirti meglio. E se tutto ciò non dovesse bastare ricorda che puoi sempre chiedere un colloquio telefonico con un esperto della nostra équipe.
Un caro saluto!
L’èquipe degli esperti

2020-11-02T17:43:12+01:00